Elezioni 25 settembre, i sondaggi politici non premiano gli “irresponsabili”

Mancano poco meno di due mesi alle prossime elezioni politiche, e i sondaggi pullulano. Anche perché servono per fotografare la situazione e cercare di far capire ai vari partiti come muoversi (alleanze, candidati, tutte quegli argomenti di cui da giorni si sta parlando). Secondo quanto si afferma in quello realizzato da YouTrend e Agi, perdono consensi Lega, Forza Italia e MoVimento 5 Stelle, ovvero i responsabili della caduta del governo Draghi

Salvini e Berlusconi
Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, i leader dei partiti di centrodestra – lettoquotidiano.it

E crescono le percentuali di Fratelli d’Italia, al momento primo partito, e il Pd di Enrico Letta. A guadagnare è anche Italia Viva. Per quanto riguarda le coalizioni, vince il centrodestra, ma ci sono diversi scenari (e previsioni) per il centrosinistra: con o senza Matteo Renzi, per esempio.

Sondaggi politici: crescono (ancora) FdI e Pd, perdono consensi gli “irresponsabili”

Il 25 settembre sarà il nuovo giorno del giudizio. Non quello universale, sia chiaro, quanto piuttosto, elettorale. Gli italiani saranno chiamati a rinnovare il Parlamento e, quindi, a decidere chi (ma non perché) ha fatto meglio il suo dovere nella precedente legislatura.

Di cose da giudicare ce ne sono parecchie, anche perché tante sfide si sono presentate dal 2018 a oggi. C’è la pandemia e la risposta alla crisi economica e sanitaria che ne è seguita, c’è la guerra in Ucraina, ma prima ci sono state le leggi di bilancio da licenziare entro il 31 dicembre, la riforma delle pensioni, l’introduzione del reddito cittadinanza. Ogni cittadino che abbia compiuto 18 anni avrà (finalmente, secondo alcuni) la possibilità di decidere chi saranno i 600 parlamentari che animeranno le aule di Montecitorio e Palazzo Madama.

Nonostante manchino due mesi, però, qualche previsione si può già fare su come potrebbe essere composto il prossimo Parlamento e, verosimilmente, chi potrebbe avere il voto di fiducia per formare un esecutivo. Lo si sa, ovviamente, grazie ai sondaggi – da cui adesso verremo bombardati perché assumono una rilevanza ancora maggiore rispetto a soli dieci giorni fa.

Sondaggi grazie ai quali anche i politici possono capire in che maniera muoversi, quali tasti spingere, come andare avanti nella campagna elettorale, anche con chi allearsi (ma di quello ne parleremo dopo).

Secondo quanto rivelato dalla Supermedia di YouTrend (ovvero una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto raccolte dal 14 al 28 luglio da Demopolis, EMG, Euromedia, Piepoli, Quorum, SWG e Tecnè), il primo partito è quello di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, che si attesta sul 23,3%, guadagnando 0,9 punti percentuali. A guadagnare più consensi, però, è il Partito Democratico di Enrico Letta, che sale dell’1,1% e arriva al 22,8% dei consensi.

Letta
Enrico Letta, leader del Partito Democratico – lettoquotidiano.it

In trend positivo anche Italia Viva di Matteo Renzi, che si prende lo 0,1% raggiungendo il 2,7% totale, e Italexit di Gianluigi Paragone: ora al 2,8% contro il 2,6% dei precedenti sondaggi. Tutti gli altri, invece, perdono.

Soprattutto quelli che sono stati i responsabili (effettivi) della caduta del governo presieduto dell’ex presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Il capitombolo maggiore l’ha registrato il MoVimento 5 Stelle di Giuseppe Conte – loro possono anche intestarsi l’apertura della crisi dell’esecutivo –, che ha perso l’1,1% e ora è a malapena in doppia cifra (10,1%).

Come dicevamo, le cose non sorridono neanche alla Lega di Matteo Salvini, ora al 13,7%, quindi con 0,9 punti percentuali in meno, e Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi, quindi, oltre a perdere parlamentari (e ministri), perde anche consensi: si è passati dall’8,7% al 7,7%.

Registrano un leggero calo anche Azione/+Europa di Carlo Calenda ed Emma Bonino – dal 5,1%, si attestano ora sul 4,9 -, Verdi/Sinistra che perdono lo 0,1% e Articolo 1, che invece registra un calo dello 0,2%.

Sondaggi politici, vince la coalizione di centrodestra. Il centrosinistra cambia con o senza Renzi

E ora veniamo alle coalizioni. I simboli dei partiti che si candideranno alle elezioni dovranno essere presentati entro il 14 agosto, mentre c’è tempo fino al 21/22 agosto per consegnare liste e quindi i nomi dei candidati.

Nella deadline, manca poco meno di un mese per capire chi si schiererà, e i partiti, specie quelli di centrosinistra hanno tutta l’intenzione di prenderselo, questo mese, per valutare. Anche in base ai sondaggi, dicevamo.

Il centrodestra, a meno di cataclismi dell’ultima ora – ieri un incontro a Montecitorio tra i leader dei principali tre partiti ha messo un punto su chi dovrà essere il candidato a diventare premier -, correrà unito e compatto. E sarà una fortuna, perché veleggia sul 46,2% contro il 43,6% del “campo largo”, ipotesi comunque tramontata.

Ma lo scenario che inverosimilmente riunisce Pd, Azione, Italia Viva, Verdi/Sinistra e il MoVimento 5 Stelle non è l’unico che si è analizzato. Per la prima volta nella legislatura, la coalizione del Partito Democratico assieme a Calenda e Renzi raggiunge il 30%, anzi lo supera, arrivando al 30,3%. Mentre quella senza Italia Viva ma con Azione e i Verdi arriva al 33,5%.

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