A quanto ammonta la pensione per chi decide di lavorare per altri due o tre anni rispetto al limite normale? Ecco che ve lo sveliamo di seguito.
Quello delle pensioni è un tema sempre al centro di dibattito per via delle continue riforme che cambiano l’età pensionabile e le percentuali che definiscono l’ammontare. Oggi approfondiamo un tema su cui spesso i cittadini nutrono alcuni dubbi, che è l’esatto opposto della pensione anticipata: anzi, in questo caso parliamo di posticiparla.
Continuate a leggere per scoprire come fare a ottenere ben 1800 euro mensili. Non tutti lo sanno, eppure la soluzione è a portata di mano.
Come funziona il sistema italiano della pensione
Il sistema pensionistico italiano prevede che tutti i lavoratori vengano coperti dalla previdenza obbligatoria a partire dai 67 anni d’età.
Ciononostante, sono previste alcune modalità di pensionamento anticipato, conosciute come:
- Pensione anticipata della legge Fornero
- APE volontario o sociale, Isopensione
- Quota 102
- Pensione anticipata per mansioni usuranti
- Pensione anticipata per i lavoratori precoci
- Opzione Donna
Chi non ha accumulato almeno 20 anni di contributi, può accedere esclusivamente alla pensione minima. Esistono cittadini italiani che non solo hanno superato questa soglia, ma che ora vogliono lavorare ulteriori anni, in modo da ottenere un ammontare pensionistico davvero esorbitante.
Scopriamo insieme in che modo alcuni pensionati possono arrivare a ricevere anche 1800 euro di assegno al mese e se tu fai parte di questo gruppo di fortunati.
Come ottenere i 1800 euro
Non tutti lo sanno, ma ciascun adulto italiano può ritenere che la sua pensione sia troppo bassa e decidere di lavorare per altri 2 anni.
L’obiettivo di quest’azione è guadagnare più denaro tramite lo stipendio mensile e allo stesso tempo aumentare l’ammontare della pensione grazie ai contributi versati.
Se si versano per altri due anni i contributi ai fini pensionistici, infatti, con 40 anni di lavoro si arriverebbe alla cifra di 308.880 euro.
Se si applica il coefficiente di trasformazione dei 64 anni, che è il 5,06%, l’ammontare sarebbe un assegno mensile di 1.202 euro. Se si sceglie di posticipare la pensione 2 anni, quindi, l’assegno si incrementerebbe di 130 euro mensili.
Se un italiano decidesse di lavorare fino ai 67, invece, sarebbero 3 anni di contributi in più che farebbero arrivare l’ammontare a 332.046 euro. A quel punto, la pensione verrebbe calcolata tramite il coefficiente di trasformazione relativo ai 67 anni, pari al 5,575%. Così a ciascun pensionato interessato spetterebbero mensilmente ben 1.423 euro al mese.
Ma per arrivare a 1800 euro al mese cosa si deve fare? L’unico modo è quello di ritardare la pensione di 5 anni, continuare a lavorare e raggiungere i tanto desiderati 400 euro in più.
E voi sapevate che il sistema pensionistico italiano funzionasse così? Fateci sapere se avrete modo e intenzione di usufruire di alcuna di queste opzioni.