Di Maio: “Domani presento Impegno Civico, M5s smantellato da Conte”

Solo ieri l’ex capo politico del MoVimento e ministro degli Esteri dei governi Conte 2 e Draghi, Luigi Di Maio, ha siglato un accordo con Bruno Tabacci per un nuovo partito, che si chiamerà, come ha annunciato lo stesso politico a Mezz’ora in più su Raitre, Impegno civico

Di Maio
L’ex capo politico e ora leader di Italia per il Futuro, Luigi Di Maio – lettoquotidiano.it

Nel corso della trasmissione, Di Maio ha parlato anche del rapporto con il suo vecchio movimento, smantellato, secondo lui, da Giuseppe Conte, attuale capo politico, che “non sa usare il potere”.

Di Maio: “Domani presento Impegno civico e non mi candido a Modena”

Luigi Di Maio è cresciuto tanto da quando si è affacciato per la prima volta in politica. Nel 2007, ad appena 21 anni, l’avellinese ma cresciuto a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, apre il primo meetup nella sua città, aderendo all’iniziativa di Beppe Grillo che porterà poi alla nascita del MoVimento 5 stelle nel 2009 (quella dei meetup, sia chiaro).

È nel 2010, però, che un ancora giovanissimo Luigi si candida per la prima volta: il palcoscenico è quello delle comunali della sua cittadina, in cui però non riesce a spuntarla prendendo solo 59 voti. Potrebbe essere un preludio e invece no, perché nel 2013 riesce a essere eletto prima alle parlamentarie del M5s poi alla Camera dei deputati nella circoscrizione Campania 1.

Nel corso della XVII legislatura, Di Maio riveste anche il ruolo di vicepresidente della Camera, diventando di fatto il più giovane deputato a ricoprire la carica. Questo, sì, è il preludio. In poco tempo, il politico, allora ancora portavoce, riesce a diventare uno degli uomini di spicco dei Cinque Stelle, tanto che Grillo lo sceglie anche come membro del direttorio del movimento.

Un’altra consultazione tra i pentastellati, nel 2017, lo incorona come il candidato premier per le politiche del 4 marzo 2018 e anche come capo politico. Il MoVimento è il primo partito, ma i voti raccolti non sono sufficienti perché riesca a formare un governo da solo. Il primo giugno dello stesso, dopo diversi mesi di incertezza e consultazioni, nasce il governo gialloverde, presieduto dall’Avvocato del popolo, Giuseppe Conte, in cui Di Maio diventa vicepresidente del Consiglio (e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico) assieme a Matteo Salvini della Lega, l’altra ala dell’esecutivo.

Nell’agosto del 2019, cade il governo gialloverde (così veniva chiamato), ma il politico di Pomigliano d’Arco è ancora in sella. Il 5 settembre perde il ruolo di secondo del presidente del Consiglio ma conquista il ministero degli Esteri nel secondo esecutivo guidato da Conte, che stavolta conterà sull’appoggio del Partito Democratico.

Le frizioni all’interno del suo partito, poco prima dello scoppio della pandemia, lo costringono a dimettersi dalla carica di capo politico, che passa al reggente Vito Crimi – il testimone passerà ufficialmente all’ex premier quando cadrà anche il secondo governo da lui presieduto, nel febbraio del 2021: a innescare la crisi in quel caso fu Matteo Renzi e le sue ministre.

Questi sono nodi cruciali e sintomatici del malcontento di Di Maio che, a giugno del 2022, un mese prima che Conte inizi a staccare la spina al governo di Mario Draghi, lascia ufficialmente il MoVimento 5 stelle, portando con sé diversi parlamentari pentastellati, e formando un gruppo che si chiama Futuro per l’Italia.

Non è però l’ultima mossa dell’ex capo politico grillino. Dopo la caduta dell’esecutivo guidato dall’ex presidente della Banca centrale europea, Di Maio prende ancora di più le distanze dall’avvocato di Volturara Appula condannandolo pubblicamente per aver innescato la crisi e poi per aver voltato le spalle al professore romano. È tempo di elezioni, però. E ci sono da trovare delle alleanze.

Di Maio Tabacci
Luigi Di Maio e Bruno Tabacci che ieri hanno siglato un accordo per Impegno civico, un nuovo partito – lettoquotidiano.it

Proprio ieri, è arrivato l’annuncio di un accordo tra lui e Bruno Tabacci per un nuovo partito: Impegno civico. “In vista della presentazione del progetto politico di domani posso dirvi il nome – ha detto Di Maio durante la trasmissione di Lucia Annunziata, in Mezz’ora più in onda su Raitre -, rappresenta un principio di responsabilità civica evocato ieri da Papa Francesco”.

Durante il talk show politico, intervistato sempre dalla giornalista, l’ex Cinque stelle ha anche smentito la sua candidatura a Modena. “Aggiungo poi una cosa tecnica: entro il 14 agosto bisogna presentare simboli e coalizione, poi le liste. Ma se non esiste una coalizione, come si fa a trattare i collegi?”.

Di Maio: “MoVimento 5 stelle smantellato da Conte, Grillo se ne è accorto”

Nel corso della trasmissione, Di Maio ha parlato anche delle ultime indiscrezioni su un possibile intreccio tra la politica italiana e l’oligarca della Russia, Vladimir Putin, che ha invaso l’Ucraina. “Ci sono più ombre che luci – ha spiegato -, i legami fra forze politiche e leader italiani, e mondi politici, economico-finanziari e russi sono da accertare”.

Faccio una proposta: quando inizia la nuova legislatura, istituiamo una commissione d’inchiesta che accerti i legami fra leader e partiti politici italiani e mondi economici e finanziari russi. Mi auguro ci possa essere l’unanimità su una legge per istituirla”, ha concluso sull’argomento il titolare della Farnesina.

Ma i suoi attacchi, che prima erano velati, non si sono fermati. E una stoccata l’ha sferzata anche a Conte: “Ha realizzato il suo sogno: ha smantellato il MoVimento, e non sa usare il potere”, ha dichiarato da Annunziata. “Grillo ora se n’è accorto e sta intervenendo arginandolo”, ha finito Di Maio.

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