INPS: pensionati al settimo cielo per chi ha superato una certa età. Ecco come richiedere l’integrazione dell’assegno previdenziale.
Il dossier sulle pensioni è sempre al centro del dibattito delle forze politiche. Ogni anno il Governo emana nuovi provvedimenti e nuove misure previdenziali volte a stimolare la crescita economica e a sostenere economicamente i pensionati.
Negli ultimi incontri tra il Governo ed i Sindacati al centro della discussione c’è la necessità di dare maggiore potere di acquisto a tutti i pensionati, in particolare a quelli che incassano un assegno previdenziale di importo esiguo.
Pensioni: il Governo punta a nuove misure previdenziali
Sono tante le misure previdenziali allo studio da parte dell’Esecutivo, che punta ad introdurre un bonus per i pensionati che percepiscono redditi inferiori a 35.000 euro all’anno e al taglio del cuneo fiscale. Dopo l’addio a Quota 100, entro la fine dell’anno 2022 sarà la volta di dire addio a Quota 102. Tuttavia, è possibile che spunti l’ipotesi che Quota 102 possa essere prorogata all’anno 2023.
L’addio a queste due misure previdenziali ha portato e porterà a cocenti delusioni e penalizzazioni nei confronti dei nati in certi anni. Ad esempio, un nato nell’anno 1958 potrà beneficiare di Quota 102, mentre un nato nel 1959 dovrà attendere altri 3 anni prima di vedersi erogato l’assegno previdenziale.
Pensioni: è possibile incrementare l’assegno previdenziale di 300 euro?
I pensionati che percepiscono ed incassano un assegno mensile di importo più basso potranno richiedere l’integrazione al minimo, la pensione di cittadinanza e il supplemento all’assegno previdenziale.
L’integrazione al trattamento minimo può essere richiesta solo se l’importo dell’assegno previdenziale non eccede i 500 euro. Con l’integrazione quanto è possibile incassare? È possibile percepire un assegno pari a cinquecentoquindici euro.
Per chi percepisce una pensione di importo inferiore ai mille euro, è consentito richiedere l’integrazione presentando la domanda per la Pensione di Cittadinanza. Si tratta di un ammortizzatore esentasse che consente ad un pensionato che ha un assegno pari a 500 euro di ottenere un aumento fino a 300 euro in più sull’assegno.
Per chi ha superato i 60 anni d’età e incassa un assegno previdenziale di importo inferiore ai mille euro, è possibile aumentare la pensione con la maggiorazione sociale. La maggiorazione sociale per l’assegno previdenziale è un incremento erogato dall’INPS su prestazioni pensionistiche e assistenziali su specifica richiesta dei soggetti interessati. I soggetti istanti devono vivere in condizioni economiche svantaggiate. I requisiti necessari sono: aver compiuto i sessanta anni e avere un reddito che non superi una certa soglia fissata dalla normativa.