Continuate a leggere per scoprire qual è la causale del bonifico che dovreste assolutamente evitare se non volete essere controllati.
Continuate a leggere per scoprire quali sono le causali del bonifico che dovreste assolutamente evitare se non volete ricevere brutte sorprese da parte del Fisco.
La fuga di denaro verso i Paradisi Fiscali
Lo sapevate che l’economia mondiale è al servizio di un 1% che accumula più ricchezza del restante 99%? La rete globale dei paradisi fiscali aggrava questa disuguaglianza, consentendo a una minoranza privilegiata di grandi aziende e grandi fortune di spostare facilmente i propri soldi per non pagare le tasse che gli corrispondono.
Queste tasse che non vengono pagate a causa della fuga di denaro verso i paradisi fiscali significano meno risorse pubbliche per le politiche sociali come salute, istruzione, protezione sociale e cooperazione.
Diversi paesi nel mondo fungono da paradisi fiscali per aiutare le aziende a sottrarsi alle proprie responsabilità fiscali. Di seguito ecco quelli più aggressivi al mondo, tenendo conto della loro mancanza di trasparenza, privilegi fiscali iniqui e mancanza di cooperazione nelle iniziative contro l’evasione e l’elusione fiscale.
Il primo sono le Isole Bermuda, che non applicano tasse su utili, dividendi o reddito. I non residenti possono acquistare e vendere azioni senza pagare le tasse su dette operazioni. E poi ci sono i Paesi Bassi: una destinazione in cui convergono molte delle fortune dell’Europa. Da lì evitano di pagare le tasse e poi si spostano in altri luoghi, ad esempio le Antille olandesi. Dopo questo è difficile rintracciarlo.
Ma qual è la causale che dovreste assolutamente evitare se fate la dichiarazione dei redditi nello stesso posto in cui risiedete? Continuate a leggere l’articolo per scoprirlo!
Qual è la causale del bonifico che fa scattare i controlli del Fisco
Non tutti lo sanno, ma ci sono delle causali che bisognerebbe sempre evitare nel bonifico per non allertare il fisco. In generale, l’Agenzia delle Entrate controlla tutti i movimenti di denaro.
Quelli ritenuti sospetti, però, sono quelli che non vengono supportati da una valida giustificazione.
La causale è un autodichiarazione, quindi ciascun utente può inserire quella che vuole. Ciononostante, deve essere supportata da fatti. Nel caso in cui il Fisco notasse strani movimenti e chiedesse al consumatore di giustificarli, questi dovrebbe presentare tutta una serie di documentazioni che comprovino quanto dichiarato nella causale.
In generale, le causali che attirano di più l’attenzione del Fisco sono le diciture “non compromettente”, “donazione” o “prestito”. Non ci fa nulla se le si usa per una volta e per importi piccoli. Nel caso in cui venisse ripetuta a somme ingenti, al Fisco potrebbe venire il pensiero che si tratti di modi per occultare entrate in nero.
E voi sapevate di dover evitare queste causali o comunque di dover giustificare ogni movimento? Fatecelo sapere!