Vaiolo delle scimmie: oltre 500 casi in Italia, si studia il vaccino

Il vaiolo delle scimmie, la patologia di cui tanto si sente parlare in questo periodo, è arrivato a contagiare più di 500 persone in Italia.

Vaccino
Vaccino – LettoQuotidiano.it

L’infezione continua a svilupparsi velocemente e lo Spallanzani si dichiara pronto a somministrare i vaccini.

Aumento dei casi di vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie è una terribile patologia infettiva causata da un virus, lo stesso responsabile del vaiolo tradizionale. Fra i sintomi più comuni ci sono quelli che potrebbero far pensare a una comune influenza, infatti si manifesta febbre, tosse e dolori muscolari.

Dopo un po’ di tempo sopraggiunge l’eruzione cutanea con particolari protuberanze e l’ingrossamento dei linfonodi.

Altamente contagioso, il Monkeypox ha avuto origine in Africa, trasmetto da roditori e altri animali selvatici, tuttavia l’alta contagiosità lo rende trasmissibile anche venendo a contatto con oggetti toccati da una persona infetta.

Si può contrarre il vaiolo anche se si è a contatto con può essere trasmesso se si viene a contatto con persone infette, ad esempio con le loro lesioni, i fluidi corporei o le goccioline respiratorie.

Proprio perché estremamente contagiosa, la patologia è arrivata a diffondersi in tutto il mondo, specialmente in Europa. In Italia, si contano attualmente più di 500 casi, quasi esclusivamente maschi.

Per quanto riguarda chi ha avuto contatti, il Ministero della Salute ha informato che potrebbero essere sottoposti a quarantena, mentre i contatti che non presentano sintomi e che controllano regolarmente la situazione, possono continuare normalmente le attività quotidiane.

Invece, per i contatti stretti è consigliato di evitare la donazione di sangue, cellule, organi e tessuti ma anche latte materno e sperma.

Il vaccino

Il Moneypox ha un periodo di incubazione che va da 6 a 13 giorni, ma può arrivare fino a 21 e in questo lasso di tempo l’individuo non presenta sintomi.

Questi si manifestano pian piano e secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute, i casi stanno aumentando in Italia in maniera veloce, infatti solo oggi ci sono 26 contagiati in più rispetto all’ultima rilevazione di 4 giorni fa.

Precisamente parliamo di 505 casi, di cui solo 4 sono donne. Le regioni più colpite sono la Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna, il Veneto, il Piemonte e la Toscana.

L’Ema sta concludendo gli esami per verificare se sia possibile estendere l’utilizzo del vaccino Imvanex, somministrato per il normale vaiolo, anche a questa patologia che corre davvero veloce.

Proprio il ministero della Salute ha emanato una circolare che indica la possibilità, per chi ha avuto contatti stretti con una persona infetta, di fare ricorso alla quarantena, in particolare si legge che in specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base di quanto deciso dalle autorità sanitaria, potrebbe essere applicata la quarantena per scongiurare il propagarsi dell’infezione ad altri individui.

In attesa della conclusione degli esami per stabilire se il vaccino usato per il normale vaiolo possa essere somministrato anche per il Monkeypox, l’Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, ha annunciato di essere pronto a partire con le vaccinazioni.

Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani
Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani – LettoQuotidiano.it

Il ciclo prevede una prima dose e poi un richiamo dopo 2 o 3 mesi, queste le informazioni trapelate anche se, il Ministero della Salute esprimerà con chiarezza le modalità.

Il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, ha informato che la struttura ha già cominciato da tempo una corretta attività di informazione in merito.

 

 

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