Maltempo in Val di Fassa, dove la Protezione Civile ha provveduto all’evacuazione di circa un centinaio di persone fra turisti e abitanti.
Chiusa in più punti la Statale 51, diversi i danni riportati, fra esondazioni dei torrenti e frane.
Maltempo in Val di Fassa
Val di Fassa è una splendida località situata nel Trentino Alto Adige, precisamente fra Bolzano e Belluno. Costituisce l’alto corso del torrente Avisio, che nasce dal ghiacciaio della Marmolada e da sempre è una meta turistica molto apprezzata per il meraviglioso paesaggio montano dove è possibile effettuare escursioni.
Proprio in questa stagione, la valle si riempie di turisti, che si concentrano sulle principali località da cui è composta, fra tutte Canazei ma anche Moena, San Giovanni di Fassa e Campitello di Fassa.
Purtroppo, il cambiamento climatico di questo periodo, in cui bruscamente si è passati da temperature torride a forti piogge, ha portato a smottamenti e frane in quello che è un territorio principalmente costituito da torrenti e montagne.
I danni peggiori si sono registrati nella giornata di ieri, quando la Protezione Civile ha dovuto fare evacuare circa 100 persone fra turisti e abitanti, dalle zone più a rischio.
Nella serata del 5 agosto infatti un violento nubifragio ha colpito la località e le autorità segnalano frane ed esondazioni dei torrenti, inoltre la statale 51 è stata chiusa in più punti.
Le persone evacuate dalle abitazioni e dagli alberghi hanno trascorso la notte nel centro della Protezione Civile e nelle palestre più vicine poiché la bomba d’acqua ha provocato diverse frane, smottamenti ed esondazione di diversi torrenti e corsi d’acqua.
I danni
Le zone maggiormente colpite dal nubifragio, che ha avuto il suo picco nella tarda serata di ieri, sono state Mazzin, Pera, Vigo e Pozza. A Sen Jan, i visitatori che si trovavano nelle strutture ricettive e gli abitanti nelle case private, sono stati messi al sicuro dopo che il temporale ha danneggiato gli edifici.
Fondamentale il lavoro dei Vigili del Fuoco di Cortina d’Ampezzo e delle guardie forestali, che hanno coadiuvato la Protezione Civile per la messa in sicurezza delle zone colpite, dopo aver trasferito le persone nei centri sportivi più vicini e presso quello della stessa Protezione Civile.
Situazione grave anche per i numerosi torrenti disseminati nella Val di Fassa, come quelli a Fontanazzo e Campestrin.
La statale 51 ‘Alemagna’, che collega Dobbiaco a Cortina, è stata chiusa all’altezza della località Fiames a causa di una frana ed è stata interrotta nei pressi di passo Cimabanche.
Le squadre in azione, provenienti da Belluno e Cortina, segnalano che non ci sono morti né feriti, oltre ai danneggiamenti descritti finora, tuttavia la situazione è sotto osservazione, infatti la provincia autonoma di Trento ha emanato un comunicato.
In questo, si legge come una serie di situazioni resta sotto osservazione, ad esempio dove si sono verificate frane.
Intanto si sta allestendo un Centro operativo dove far confluire le informazioni che vengono raccolte dai tecnici e dai pompieri che presidiano le zone maggiormente critiche in seguito al violento nubifragio.
Anche le procedure di emergenza sono in fase di pianificazione, così come gli interventi per riparare e approntare nei giorni che verranno.