Serie A (quasi) al via, cosa ci dobbiamo aspettare dal campionato che inizia a ferragosto

Domani, 13 agosto, prende il via la stagione 2022/23 di Serie A, un campionato inedito (e ci mancherebbe) che verrà stoppato per un mese e mezzo a causa dei Mondiali in Qatar, in cui l’Italia non ci sarà. Tante le incognite tra caldo, preparazione, rose ancora incomplete e Milan, Inter e Juventus che si contenderanno lo scudetto fino all’ultima giornata – presumibilmente – del 4 giugno

Milan
Tiémoué Bakayoko e Olivier Giroud, due calciatori del Milan campione d’Italia – lettoquotidiano.it

Per seguire il campionato, poi, ci sono state delle sostanziali modifiche negli accordi per i diritti televisivi: dopo le lamentele e le critiche dei calciofili, Dazn non avrà più l’esclusiva della trasmissione delle partite, e ha siglato un accordo con Sky. Dove si potranno vedere, in pratica, le gare? Tutte le risposte che stavi cercando sulla prossima Serie A.

Serie A ai blocchi di partenza, il campionato stoppato che inizia a ferragosto

Quest’anno nessuna attesa per i tanti calciofili che, da fine maggio, non aspettano altro che il pallone riinizi a rotolare (ed entrare in porta): la Serie A torna subito, già da domani, e si preannuncia come uno dei campionati più incerti degli ultimi anni.

Innanzitutto perché c’è caldo. E ce n’è parecchio. La partita inaugurale della stagione 2022/23 sarà Milan-Udinese: i campioni d’Italia in carica sfideranno davanti al proprio pubblico alle 18:30 gli uomini di Andrea Sottil, succeduto sulla panchina dei friulani a Luca Gotti; in contemporanea si giocherà anche la sfida tra Sampdoria e Atalanta a Marassi. Poi sarà il turno dell’Inter di Simone Inzaghi che andrà a far visitare al Lecce neopromosso alle 20:45, e del Monza di Silvio Berlusconi che farà il suo debutto nel massimo campionato contro il Torino di Ivan Juric.

La vigilia di ferragosto, ovvero domenica, scenderanno in campo le romane: la Lazio giocherà alle 18:30 contro il Bologna all’Olimpico, mentre la Roma sarà ospite della Salernitana alle 20:45. Nel tardo pomeriggio, ancora, la Fiorentina se la vedrà con l’ultima neopromossa, la Cremonese, e lo Spezia sfiderà l’Empoli in serata a casa sua. La prima giornata, super spezzettata, si concluderà con Juventus-Sassuolo lunedì alle 20:45, e prima se la vedranno Hellas Verona e Napoli al Bentegodi.

Ma dicevamo del caldo, fattore fondamentale con cui hanno dovuto fare i conti allenatori e preparatori atletici nella pre-season. La scelta di iniziare il campionato, infatti, quando la maggior parte degli italiani saranno in vacanza non è dovuta a strani allineamenti astrali, né ad alcuna forma di sadismo dei presidenti di Figc e di Lega, ma è stata obbligata dal Mondiale in Qatar, il primo a giocarsi vicino vicino a Natale e che prenderà il via, senza l’Italia, il 20 novembre. E anche là – indovinate? – ci sarà caldo.

Il clima inciderà per forza sulle performance dei calciatori – basti pensare ai cooling break, ovvero le pause di almeno un minuto che vengono concesse agli atleti per rinfrescarsi e bere durante le amichevoli estive e anche nei primi turni di campionato – e ha inciso durante la preparazione, perché le squadre ancora più degli altri anni hanno studiato un piano ad hoc per abituarsi il più possibile alle condizioni che incontreranno almeno fino a settembre, in cui avranno già giocato cinque giornate.

E la novità è anche qua: prima della consueta pausa per le nazionali, gli altri anni si andava a riposo con al massimo due partite a pesare sulle gambe, ora saranno più del doppio, incidendo in maniera pesante sulle scelte dei tecnici e sul turn over che dovrà essere impiegato senza stravolgere gli equilibri della squadra, tra l’altro in pieno rodaggio di inizio stagione in uno dei campionati più fisici che esistano. Il caldo, poi, ci sarà anche da maggio, e ci sarà ancora un mese e partite decisive per lo scudetto da giocare, dato che si finirà il 4 giugno.

Prima, però, di capire chi potranno essere le squadre che si contenderanno il titolo di campione d’Italia, ci sono da fare due ulteriori precisazioni. La prima è che il calciomercato, ovvero la compravendita dei giocatori, si concluderà a inizio settembre, quindi è molto probabile che alcuni calciatori cambieranno casacca a campionato iniziato o addirittura potrebbero andarsene all’estero; la seconda è lo stop di un mese e mezzo per i mondiali.

Mondiali Qatar
Il simbolo dei Mondiali in Qatar, che prenderanno il via il 20 novembre, e a cui l’Italia non parteciperà – lettoquotidiano.it

Da metà novembre a inizio gennaio, infatti, gli occhi saranno puntati sul Qatar e, ancora una volta, gli allenatori dovranno fare i conti con i calciatori che andranno via (e che si affaticheranno bene o male) e quelli che resteranno, per cui si renderà necessario un ulteriore giro di preparazione atletica, che mescolerà, per forza di cose, le carte in tavola.

Il Milan, molto simile all’anno scorso se non per gli innesti di Charles De Ketelaere, Divok Origi e del rientrante Tommaso Pobega e le uscite di Frank Kessiè e Alessio Romagnoli, manderà in Medio Oriente almeno sei/sette giocatori, tra cui il portiere Mike Maignan, il terzino Theo Hernandez e (forse) l’ariete Olivier Giroud, tre elementi fondamentali (e tutti francesi) del successo della passata stagione, assieme al mister Stefano Pioli.

Per quanto riguarda i cugini nerazzurri, che fino all’ultima giornata hanno provato a tenersi lo scudetto cucito al petto, tra gli addii illustri c’è sicuramente quello di Ivan Perisic, uno dei giocatori più in forma e decisivi dell’Inter 2021/22, ma già a gennaio avevano puntato su Robin Gosens per quella fascia. Il ritorno di Romelu Lukaku sarà fondamentale, ma anche lui, come Lautaro Martinez e Joaquin Correa, voleranno in Qatar da metà novembre, e tutti vorranno dire la loro fino all’ultimo.

La Juventus, poi, dopo due anni non da Juventus, si è attrezzata per tornare nel posto che le spetta. Paul Pogba, che andrà al Mondiale con la Francia, Angel Di Maria, che punta a mantenere il posto nella sua Argentina, Filip Kostic, Gleison Bremer saranno le armi in più di Massimiliano Allegri che, invece, non potrà più contare su Paulo Dybala, arrivato a metà luglio in pompa magna alla Roma.

Ecco, la squadra di José Mourinho potrebbe essere l’outsider di questo campionato. Galvanizzati dalla vittoria della Conference League, i giallorossi avranno pochissimi giocatori che si stancheranno ai mondiali, e potranno contare sugli innesti importanti non solo della Joya, ma anche di Georginio Wijnaldum, un olandese che sa cosa significa vincere.

Il Napoli ha perso pedine fondamentali come Kalidou Koulibaly, Dries Mertens e il capitano Lorenzo Insigne, e parte un po’ più indietro nelle gerarchie. L’architettura di gioco data da Luciano Spalletti, però, non è un fattore da sottovalutare per i partenopei e le prime partite, così come la quasi totale assenza di calciatori che giocheranno il Mondiale, potrebbero renderli anche quest’anno una spina nel fianco.

Per ultime, ma non per importanza, ci sono Lazio, Fiorentina e Atalanta. Se tutte le altre, a eccezione della Roma, dovranno tener conto della Champions League (che significa sicuramente prestigio), le due romane di Maurizio Sarri e dello Special One giocheranno anche in Europa League (mentre la Viola di Vincenzo Italiano giocherà la Conference) e le cose potrebbero essere più semplici, almeno per il quarto posto, anche perché hanno davvero pochi giocatori da spedire in Qatar – i biancocelesti hanno Sergej Milinkovic-Savic, che potrebbe anche non rimanere a Roma fino a giugno, ecco.

Serie A, dove vedere le partite tra Dazn e Sky

Assieme alle 38 giornate di Serie A, e quindi 380 partite delle varie squadre, se ne sta giocando un’altra importantissima: quella per i diritti televisivi. Solo un anno fa, Dazn, piattaforma di video streaming online e a pagamento, grazie a una partnership con Tim, era riuscita a spuntarla su Sky per l’assegnazione delle gare per il triennio 2021-2024.

L’obiettivo di Tim era quello di accelerare il processo di digitalizzazione del Paese utilizzando il calcio come volano per convincere gli appassionati a farsi la fibra, ma quest’anno ha deciso di fare una parziale marcia indietro. Sul piatto aveva messo 340 milioni che, però, quest’anno si sono ridotti a 250 costringendo Dazn a cercare altrove i mancanti. E quindi è qua che è rientrato in gioco il colosso di Rupert Murdoch, che aveva perso l’esclusiva sul campionato, ma ha mantenuto la Champions League (assieme ad Amazon Prime).

Il nuovo accordo prevede che l’app di Dazn si potrà vedere su Sky Q e sul bouquet digitale satellitare di Sky ci saranno dei canali targati Dazn, così che chi ha un abbonamento per entrambe le piattaforme possa vederli tranquillamente.

In linea generale, però, tutte le partite saranno visibili sul sito in streaming, mentre solo tre si potranno vedere anche su Sky. Per quanto riguarda la prima giornata, saranno Sampdoria-Atalanta, Lecce-Inter e Lazio-Bologna.

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