Ricky Shiffer è il nome del 42enne che ha tentato di introdursi negli uffici dell’FBI di Cincinnati, armato di una sparachiodi e un fucile AR-15, ed è stato ucciso.
L’uomo indossava un giubbotto antiproiettile e l’episodio ha attirato l’attenzione di tutto il Paese perché si è verificato solo pochi giorni dopo la perquisizione della villa di Trump.
Ucciso un uomo che ha tentato di introdursi presso l’FBI in Ohio
Ci troviamo a Cincinnati, in Ohio, dove un uomo di 42 anni ha tentato un gesto davvero folle, infatti ha tentato di fare irruzione in un ufficio dell’FBI ma poi è fuggito quando le misure di sicurezza sono scattate.
Ricky Shiffer, questo il nome dell’uomo, si era presentato armato di un fucile semiautomatico e una sparachiodi, inoltre indossava un giubbotto antiproiettili che però a nulla è servito, infatti gli agenti lo hanno ucciso dopo una breve fuga.
Il gesto di Shiffer infatti aveva fatto scattare l’allarme e subito gli agenti speciali sono intervenuti per fermarlo ma lui si è dato alla fuga in auto, quindi lo hanno inseguito e sono riusciti a bloccarlo in una zona rurale, vicino a un campo di grano.
Successivamente, c’è stato uno scambio di colpi di arma da fuoco perché il sospetto non ha voluto arrendersi né parlare con gli agenti che gli stavano alle costole.
L’uomo è morto quando ha tentato di sparare per la seconda volta ma gli agenti lo hanno anticipato.
Il collegamento con Donald Trump
Il fatto è avvenuto pochi giorni dopo la perquisizione dell’FBI nella villa di Trump in Florida e gli agenti stanno indagando proprio su questo collegamento.
Ad avvalorare la tesi che l’uomo abbia tentato di introdursi negli uffici dei federali per una sorda di vendetta in merito a questa vicenda, è un video postato su Facebook il 5 gennaio del 2021, in cui partecipa a un raduno a favore di Trump in piazza Black Lives Matter, di fronte alla Casa Bianca.
Il giorno dopo, come tutti sappiamo, è avvenuto l’assalto a Capitol Hill, notizia che ha fatto il giro del mondo ed episodio di cui Donald Trump viene considerato responsabile.
Ora, le forze dell’ordine hanno provveduto a rimuovere la salma e visionare le telecamere di sicurezza della zona per verificare il percorso dell’uomo prima di arrivare presso gli uffici dei federali.
La strada dove è stato ucciso è stata chiusa, infatti l’accesso è momentaneamente bloccato per consentire il proseguo delle indagini.