Ancora una volta un’aggressione omofoba, stavolta a Salerno, dove un padre ha accoltellato la figlia e la compagna perché lesbiche.
Mentre colpiva la coppia, uno delle due ragazze ha riferito di sentirlo urlare ‘voglio fare 30 anni di carcere’.
Aggredite perché lesbiche
Ci troviamo a parlare dell’ennesima aggressione omofoba, stavolta a Salerno, dove un uomo ha accoltellato sua figlia e la sua compagna perché sono lesbiche.
Una motivazione davvero senza senso per un gesto terribile e violento messo in atto da colui che dovrebbe essere la prima sicurezza di un figlio.
Protagoniste della sfortunata vicenda, che poteva anche trasformarsi in tragedia, sono due ragazze di 39 e 23 anni, le stesse che hanno denunciato il fatto ai Carabinieri e hanno fornito un racconto orribile.
Una delle due addirittura ha riferito di aver sentito gridare l’uomo che voleva fare 30 anni di carcere, come a sottolineare che non gli importava di ciò che stava facendo ma ad ogni costo avrebbe fermato la relazione.
L’uomo rifiutava il rapporto delle due donne e non accettava che la figlia fosse lesbica.
Anche se questo fatto è avvenuto alcuni giorni fa, la notizia è stata resa nota solamente ora.
Dopo la parentesi lavorativa a Salerno, le protagoniste sono tornate in Calabria e subito sono andate nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Crotone per farsi medicare, infatti entrambe hanno riportato numerose ferite di arma da taglio ed escoriazioni in tutto il corpo. I medici però riferiscono che guariranno in poco tempo.
La dinamica
Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri, le due ragazze si trovavano a Salerno per lavoro e una volta rientrate a Crotone, la città dove abitano, si sono rivolte alla stazione di Crotone.
La figlia dell’aggressore riferisce che si è scagliato contro di loro con un coltello affermando che voleva ucciderle entrambe e in tutto ciò, la madre della ragazza non ha fatto nulla per fermarlo, anzi ha anche tentato di bloccarle mentre cercavano di scappare.
Un racconto davvero scioccante e una vicenda terribile che è stata resa nota dal consigliere regionale campano di Europa Verde, Francesco Borrelli, che parla di ‘storia agghiacciante e ai limiti della follia’.
Tutto ha avuto inizio quando la coppia, Francesca di 39 anni e Immacolata, napoletana di 23 anni, sono arrivate a Salerno per lavoro e sono state ospitate a casa di una parente di quest’ultima.
Proprio qui è avvenuta l’aggressione che per fortuna, non si è trasformata in una tragedia, infatti entrambe hanno riportato ferite e sono scioccate ma non in pericolo di vita.
Alla fine sono riuscite a scappare ma fino alle 5 del mattino l’uomo le ha inseguite minacciandole di morte.
A quel punto, spaventate, hanno chiamato le forze dell’ordine che le hanno accompagnate nell’abitazione di Salerno per prendere le loro cose e poi le hanno aiutate a tornare a Crotone in sicurezza.
L’aggressore è il padre della 23enne e ancora oggi nega tutto però le ragazze hanno le prove di ciò che ha fatto.
Si tratta purtroppo solo dell’ultimo caso di aggressione omofoba, ora i Carabinieri continuano ad ascoltare le ragazze e stanno effettuando accertamenti sull’uomo.