Supermercati: è scattato l’allarme rosso, bisogna stare attenti a tre alimenti che spariranno dagli scaffali. Li mangiamo tutti i giorni.
Il carrello della spesa degli italiani sta subendo continui cambiamenti a seguito del perdurare dell’inflazione e dei continui rincari che stanno interessando i prodotti alimentari, la benzina e l’energia elettrica.
Ai supermercati è scattato l’allarme rosso: bisogna dire definitivamente addio a tre alimenti che consumiamo tutti i giorni. Ci sono alimenti che non spariranno dagli scaffali dei supermercati, ma il prezzo subirà un netto rincaro.
Supermercato: il carrello della spesa è sempre più caro
Continua l’inflazione che da mesi sta caratterizzando lo scenario economico internazionale. Secondo le stime, il balzo della spirale inflattiva impatterà sulle tasche delle famiglie italiane e avrà un costo stimato di oltre i 550 euro in più a causa del perdurare delle tensioni geopolitiche tra Russia ed Ucraina, dell’aumento dei costi dell’energia elettrica e delle materie prime e del taglio dei raccolti dei prodotti agricoli per la siccità.
I dati del mese di luglio pubblicati da Coldiretti Alessandria registrano un incremento del 10% dei prezzi dei beni alimentari e delle bevande analcoliche. Nel carrello della spesa ci sono prodotti alimentari che non registravano un balzo dall’anno 1984. A causa del cambiamento climatico, i prezzi degli ortaggi hanno subito un rincaro di oltre 12 punti percentuali, mentre i prezzi della frutta fresca hanno subito un incremento del dieci percento.
I prodotti del carrello della spesa che risultano essere più costosi sono pane, pasta e riso, seguito dalla carne e salumi e dagli ortaggi. Come spiega il Presidente della Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, i prezzi dei beni alimentari hanno subito un rincaro a causa della dipendenza alimentare dall’estero. Anche le importazioni dei prodotti agroalimentari sono cresciute in valore di quasi un terzo.
Supermercati, allarme rosso: ecco i tre prodotti del carrello della spesa che spariranno
Negli ultimi mesi il prezzo della pasta è aumentata vertiginosamente e si prevede che possa continuare a crescere. I prezzi del grano e delle materie prime hanno cominciato a crescere già prima dello scoppio della guerra Russia-Ucraina. A ciò bisogna aggiungere anche l’incremento del prezzo della materia energetica. Le aziende produttrici di pasta devono fare i conti con i costi legati all’energia elettrica e al gas per i forni e alla benzina per il trasporto.
Oltre al grano c’è un altro alimento che rischia di sparire dagli scaffali dei supermercati: stiamo parlando del riso. Per la coltivazione del riso è necessario utilizzare tanta acqua e la siccità sta rendendo la risorsa acqua sempre più scarsa. Il prezzo del riso della Thailandia, del Vietnam e dell’India sta subendo continui rincari che gravano sulle tasche dei consumatori finali.
Anche l’olio di semi di girasole è un prodotto alimentare che è diventato difficile da approvvigionare e da reperire sugli scaffali del supermercato. A tale proposito è intervenuto anche il Ministro della Salute Speranza. Secondo le stime, l’olio di girasole non sarà più disponibile a breve e le imprese che lo utilizzano saranno costrette a riformulare i propri prodotti alimentari.