Scioglimento dei ghiacciai: ritrovamenti in Svizzera e sul Monte Rosa

Lo scioglimento dei ghiacciai a cui stiamo assistendo in questo periodo porta alla luce ciò che sembrava perduto per sempre.

Monte Rosa
Monte Rosa – LettoQuotidiano.it

Oltre a ossa e relitti, rivenuti animali mummificati e persone scomparse, ecco i sensazionali ritrovamenti dei ricercatori.

Lo scioglimento dei ghiacciai

In questo periodo stiamo assistendo a uno scioglimento dei ghiacciai che interessa tante catene montuose italiane e non solo. Oltre alle conseguenze a volte catastrofiche, basti pensare alla recente strage della Marmolada costata la vita a diversi escursionisti, possono esserci anche scoperte interessanti.

Il ghiaccio che si scioglie infatti porta alla luce diverse cose che erano rimaste per tanto tempo sepolte sotto di esso, in particolare negli ultimi giorni sono state fatte interessanti scoperte in Svizzera e nei pressi del Monte Rosa.

Il caldo record e lo scioglimento dei ghiacciai sono strettamente correlati e anche l’esperto alpinista Reinhold Messner aveva messo in guardia tutti gli escursionisti che volevano avventurarsi nelle montagne in questo periodo, sottolineando la pericolosità di montagne e ghiacciai molto fragili per le alte temperature.

I ritrovamenti

In questi giorni, sono stati fatti alcuni ritrovamenti interessanti, ad esempio in Svizzera sono stati scoperti dei resti umani.

A riportare la notizia è stato il Guardian, dove si legge come alcuni alpinisti francesi hanno ritrovato delle ossa umane mentre stavano scalando il ghiacciaio di Chessjen nel cantone meridionale del Vallese.

Lo scheletro è stato trasportato all’istituto forense e le ossa, ritrovate vicino a un vecchio sentiero ormai in disuso da 10 anni, sono state scoperte per un fortuito caso in cui gli alpinisti probabilmente hanno utilizzato una vecchia mappa per orientarsi.

Dario Andenmatten, guardiano del rifugio Britannia da cui molti alpinisti iniziano le loro ascensioni, fra cui anche i francesi in questione, ha confermato che orami quel sentiero non viene più utilizzato e probabilmente gli alpinisti hanno fatto questa scoperta perché avevano una mappa molto datata.

Una settimana prima, un altro corpo è stato ritrovato a nord del Cervino, sul ghiacciaio Stockji e, in entrambi i casi, la polizia sta lavorando per identificare i resti attraverso l’analisi del DNA.

Cervino
Cervino – LettoQuotidiano.it

In quest’ultimo caso in particolare, sembra che i resti appartengano al milionario Karl-Erivan Haub, scomparso nel 2018 mentre si allenava per un’escursione sugli sci. Tuttavia ci sono dei pareri contrastanti, sembra infatti che gli abiti indossati rimandino ai colori fluo degli anni Ottanta.

Oltre ai resti umani sono state fatte anche altre scoperte, infatti a inizio agosto una guida alpina ha ritrovato il relitto di un aereo precipitato sul ghiacciaio dell’Aletsch nel lontano 1968.

Animali mummificati

Resti umani e relitti, ma anche alcuni animali mummificati fra le scoperte recenti di elementi rimasti nascosti per anni sotto i ghiacciai.

Ad esempio, una guida alpina di nome Corrado Gaspard ha ritrovato nel massiccio del Monte Rosa, il cadavere mummificato di una marmotta.

L’uomo racconta di come stava affrontando una discesa insieme ad un suo cliente quando a un certo punto ha notato il cadavere sui sassi a 4.200 metri di quota.

Dopo aver fotografato la mummia dell’animale, ha avvisato il Corpo forestale della Valle d’Aosta, il cui vice comandante Giancarlo Annovazzi non ricorda ritrovamenti analoghi in zona.

Dunque, è stata informata la struttura di Biodiversità che si occupa delle aree naturali protette, la quale con il Museo regionale di Scienze naturali, deciderà se studiare e datare i resti dell’animale.

 

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