Palermo: terremoto di magnitudo 4.2 registrato intorno alle 7 del mattino

La terra torna a tremare, a Palermo una scossa di magnitudo 4.2 è stata registrata a 80 chilometri a sud, precisamente a Giuliana.

Terremoto nel comune di Giuliana
Terremoto nel comune di Giuliana – LettoQuotidiano.it

Poco prima della 7 di questa mattina, il terremoto è stato localizzato a 4 chilometri di profondità.

Terremoto a Palermo

Avvertito anche nei comuni limitrofi a Giuliana, il terremoto palermitano ha svegliato tutti alle 6.52 di questa mattina.

Seppur di breve durata, è stato avvertito distintamente anche vicino al piccolo comune che si trova a 80 chilometri a sud di Palermo.

Partito da una profondità di 4 chilometri, stando alle rilevazione dell’Ingv, sembra non aver causato particolari danni oltre a un grande spavento generale, infatti i Vigili del Fuoco riferiscono di non aver avuto segnalazioni in merito.

La Protezione Civile ha attivato le sue strutture, che stanno verificando tutti i centri di competenza del territorio per valutare eventuali criticità causate dalla scossa.

A tranquillizzare gli abitanti di Giuliana è stato il sindaco Francesco Scarpinato, il quale ha scritto un post su Facebook per informarli che la scossa avvenuta stamattina non ha provocato danni a persone o cose, ad ogni modo il comune sta lavorando insieme alla Protezione Civile per monitorare la situazione.

Un altro terremoto di intensità minore è stato localizzato nel Canale di Sicilia meridionale, a 38 chilometri di profondità e con un magnitudo di 3.2.

Le preoccupazione del’Ingv

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si occupa della rilevazione dei sismi e si è espresso con preoccupazione riguardo questa area, infatti si tratta di una zona con una pericolosità media.

Terremoti anche più forti di questo infatti, sarebbero possibili anche se la frequenza non è particolarmente alta.

Sismografo
Sismografo – LettoQuotidiano.it

In merito a questo terremoto verificatosi al confine con Agrigento, l’Istituto ha riferito che ora la situazione sembra tornata alla normalità ma bisogna continuare l’attività di monitoraggio proprio perché queste zone sono considerate particolarmente a rischio.

La Protezione Civile non riporta di danni ai civili né alle strutture, tuttavia continuano i controlli.

Sempre l’Ingv, ha informato che la scossa di questa mattina è avvenuta a 20 chilometri di distanza dalla sequenza sismica che si verificò nel 1968 e che coinvolse Trapani, Agrigento e Palermo.

In quel caso si trattò di una sequenza di scosse e la peggiore fu quella del 25 gennaio, di magnitudo 6.5, che coinvolse Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago, quasi totalmente rasi al suolo.

Il dirigente generale del Dipartimento di Protezione Civile in Sicilia, Salvo Cocina, ha riferito che questo terremoto non è stato lungo né troppo intenso, comunque sono state avviate verifiche poiché si è trattato di uno strano evento, avvertito più nelle zone agrigentine che in quelle dell’epicentro.

 

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