Dopo aver scoperto i maltrattamenti in un Rsa a Foggia e i 4 arrestati successivi oggi è arrivata una svolta umhwtuore. La dirigenza dell’Rsa ha comunicato 13 licenziamenti.
Una faccenda che ha lasciato sgomente sia le forze dell’ordine che hanno fatto luce sull’accaduto ma ovviamente anche i familiari. Le vittime dei maltrattamenti e delle violenze sono tutti ultraottantenni e con gravi problemi di salute. Il 3 Agosto dopo aver verificato i fatti sono stati arrestati 4 operatori sanitari. Oggi però è arrivata la comunicazione che 13 operatori sanitari sono stati licenziati.
Maltrattamenti in Rsa a Foggia
Una storia davvero triste che ha fatto alzare un certo nervosismo a Manfredonia. Un‘Rsa di Foggia è stata al centro di una questione molto delicata ovvero maltrattamenti e violenze sui pazienti da parte di operatori sanitari della struttura.
Le vittime sono tutte ultra ottantenni e affetti da patologie limitanti non soltanto fisicamente ma anche a livello mentale. La casa di cura è a Manfredonia.
Le indagini sono partite quando è arrivata una lettera anonima in caserma che denunciava abusivi sugli anziani. Il tutto corredato da una chiavetta usb contenente un audio video nella quale si sentivano le urla di dolore di un’anziana.
A quel punto la polizia ha provveduto a istallare dispositivi che hanno fornito dopo soltanto pochissimi giorni prove inconfutabili. Maltrattamenti fisici e psicologici senza alcuna causa scatenante se non la crudeltà degli operatori sanitari.
Un fatto aggiacchiante che ha portato all’arresto di 4 operatori della struttura il 3 agosto al termine delle indagini. L’azienda però ha comunicato oggi che ha preso lei stessa ulteriori provvedimenti.
13 operatori sanitari licenziati
La dirigenza della cooperativa Santa Chiara ha comunicato di aver deciso di licenziare 13 dipendenti della struttura. Dopo il caso dei maltrattamenti in Rsa hanno ponderato la decisione di rinnovare il personale.
Una scelta dettata dal fatto che anche chi non ha avvisato i vertici ed ha invece preferito tacere è complice. Per questo motivo e per dare appoggio anche alle famiglie dei pazienti è stato dato un chiaro segnale.
Hanno precisato inoltre che nonostante l’accaduto ben 73 dei 78 pazienti totali hanno riconfermato così la fiducia alla struttura. Un esempio quello di questa cooperativa che potrebbe fungere da deterrente anche per chi al corrente dei fatti non denuncia.