Non si placa la “guerra” dei sondaggi in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre. L’ultimo, effettuato da Termometro Politico, è un po’ più curioso rispetto agli altri e vuole scoprire come gli aventi diritto di voto si collochino sull’asse sinistra-destra.
A sorprendere non è tanto il risultato finale (5,5, come quello delle elezioni europee del 2019), ma il fatto che gli elettori del MoVimento 5 stelle si collochino mediamente più a sinistra rispetto a quelli del Partito democratico. Tra i più a destra, ci sono sicuramente i simpatizzanti di Fratelli d’Italia che superano sia quelli della Lega, sia quelli di Forza Italia.
Italia al voto: nell’asse sinistra-destra, gli elettori si schierano (quasi) al centro
Le ultime rilevazioni dei sondaggi hanno fotografato una situazione in cui il centrodestra vincerebbe le prossime elezioni politiche del 25 settembre a mani basse. Il 47% dei consensi, infatti, dovrebbe andare alla coalizione guidata dai tre leader di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, contro il 30,5% che dovrebbe invece vertere sul Partito democratico del segretario Enrico Letta e dei suoi alleati.
I dati, invece, di Termometro Politico, in una proiezione resa nota oggi, spiegano come gli elettori si collochino sull’asse sinistra-destra. Non è la prima volta che un sondaggio simile viene fatto: anche nel 2019, alla vigilia del voto alle elezioni europee, si era deciso di somministrare le stesse domande.
A essere diverso, rispetto a tre anni fa, non è tanto il risultato complessivo, quanto i cambiamenti nell’elettorato di alcuni dei principali partiti. In una scala da 1 a 10 in cui il numero più basso indicava l’estrema sinistra e, va da sé, il numero più alto l’estrema destra, gli italiani si sono posti quasi al centro, ovvero a 5,5. Siamo, in pratica, un paese di centro o, meglio, equamente suddiviso.
Sondaggi politici, gli elettori dei Cinque stelle si collocano più a sinistra di quelli del Partito democratico
La vera novità, però, è un’altra. “I pentastellati superano a sinistra il Pd, passando da 3,8 del 2019 a 3. Vi è un evidente spostamento dell’elettorato, provocato probabilmente dall’abbandono da parte di chi era meno schierato e più centrista“, si legge da Termometro Politico che rileva anche come, il Partito democratico si sia spostato più a sinistra rispetto a qualche anno fa: da 3,5 si è passati a 3,7. “La fuoriuscita di renziani e calendiani e il rientro degli elettori di Articolo 1 probabilmente gioca un ruolo fondamentale“.
A questo proposito, più a sinistra ancora, tra i principali partiti, si trovano Sinistra Italiana/Europa Verde con 2,7 e Unione Popolare, quindi Potere al popolo e Rifondazione Comunista, che registra un punteggio di 2,1. Mentre gli elettori di Azione e Italia Viva si collocano a 4,8: un centro più spostato verso sinistra, ma meno rispetto ai simpatizzanti di +Europa, fermi nel punteggio di 4,4 dalle elezioni europee di tre anni fa.
Quanto alla coalizione di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, più a destra di tutti si trovano gli elettori del primo, quasi, partito: Fratelli d’Italia della futura e probabile prima presidentessa del Consiglio donna. Con 7,8 come punteggio totale, staccano di 0,5 i leghisti e di 0,7 i forzisti dell’ex premier, facendo registrare cambiamenti infinitesimali.
È interessante anche la collocazione che si danno i nuovi seguaci di Gianluigi Paragone e quindi di Italexit per l’Italia. Se all’interno del partito ci sono personaggi vicinissimi a Casapound e a Forza Nuova, tra i votanti, invece, ci sono persone anche di centro e, soprattutto, di sinistra che lo pongono al 6,1 della scala complessiva.