Etiopia, un asilo è stato colpito a Maccalé, nella capitale della regione ribelle del Tigray. L’attacco è stato sferrato dalle forze militari governative etiopi.
Un conflitto che è ripreso dopo mesi di tregua e che ha già provocato nuovi morti e feriti. L’attacco sferrato dalle forze aeree ha colpito, nella città di Maccalé, anche un asilo.
Etiopia, colpito asilo a Maccalé dalle forze etiopi
L’Etiopia sta vivendo una guerra interna dal Novembre 2020. Il conflitto vede schierati da una parte le forze governative e militari etiopi e dall’altra i guerriglieri della regione del Tigray.
Questa guerra etiope ha già provocato due milioni di sfollati e migliaia di morti. La regione del Tigray è la più settentrionale e confina con l’Eritrea. Il primo ministro considera il territorio come ribelle e non vuole concedere nessuna autonomia.
Dopo la stop e la tregua sono ripresi gli attacchi reciproci. È stato effettuato così il bombardamento che ha colpito anche un asilo e un parco giochi. Il primo ministro etiope ha dichiarato inizialmente che erano stati colpiti solo obbiettivi militari.
Le autorità governative hanno diramato un comunicato che avvisava la popolazione di stare lontano da luoghi di addestramento e dai depositi di armi. Ma la realtà è che l’attacco aereo in Etiopia ha colpito obbiettivi civili e causato morti e feriti.
Morti due bambini
Il bombardamento in Etiopia ha colpito un asilo e un parco giochi. Ha provocato quattro morti tra cui due minori e i civili feriti sono stati 9. Le istituzioni internazionali si sono mosse immediatamente.
L’ONU e altre associazioni internazionali hanno chiesto esplicitamente di trovare un accordo e cessare il conflitto. La popolazione è davvero provata e la fame dilaga nel paese.
Il proseguire di questa guerra metterebbe il paese ancora più in difficoltà. Non è pensabile per i paesi europei e per gli Usa che tutto ciò continui in questa maniera.
Il paese è in rivolta e il rischio è che si arrivi ad un punto di non ritorno. Dall’inizio del conflitto troppi civili sono morti e i sopravvissuti sono in uno stato di degrado totale. La nazione è in ginocchio e si rischia una guerra civile che può diventare un tutti contro tutti davvero pericoloso.
Per ora sia la regione del Tigray che il governo mantengono la loro posizione e nessuno sembra cedere. Tutto questo a discapito della popolazione che non riesce piu a condurre una vita normale e vive una situazione drammatica.