Le bici erano intatte, mentre i corpi di Alberto Balocco e Davide Vigo, trovati da un automobilista, sono rimasti folgorati.
Niente nella zona ha potuto fare da parafulmine, anzi gli alberi presenti hanno attirato i fulmini proprio verso i due imprenditori.
La morte di Alberto Balocco
Ieri è morto l’imprenditore Alberto Balocco, amministratore delegato dell’azienda dolciaria messa in piedi dal nonno e portata avanti di generazione in generazione.
Aveva 53anni e si trovava in montagna con un amico, per un’escursione in bici. A un certo punto, il cielo si è oscurato e hanno cominciato a cadere fulmini, uno di questi ha colpito i due uomini in una stradina sotto il monte Blegier, vicino al colle dell’Assietta.
Il fulmine che violentemente li ha colpiti senza lasciargli via di scampo, è stato proprio attirato dalle loro biciclette, le quali sono rimaste intatte.
Balocco e l’amico 55enne Davide Vigo sono morti sul colpo e un passante che ha notato i corpi ha subito chiamato i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare.
La notizia del tragico incidente ha raccolto il cordoglio non solo del mondo imprenditoriale italiano, a cui il brand ha dato un fortissimo contributo, ma anche dei suoi paesani di Fossano, in provincia di Cuneo, dove viveva con la moglie e i 3 figli.
Anche il sindaco e il Governatore del Piemonte lo hanno ricordato con parole di affetto.
La dinamica
Alberto rappresentava con la sorella Alessandra, insieme alla quale dirigeva l’azienda di famiglia, la terza generazione di imprenditori della famiglia.
Il nonno infatti fondò l’azienda Balocco nel 1927 e da allora ha dato lavoro a tantissime persone. Attualmente, nella sede di Fossano lavorano più di 500 persone e tutte sono addolorate per la morte improvvisa di Alberto, grande lavoratore e uomo straordinario.
La sua vacanza con l’amico si è trasformata nella loro ultima gita in montagna. La famiglia era già stata colpita da un lutto poco tempo fa, infatti a luglio è morto il padre Aldo.
Era una giornata come tante quella di ieri, in cui con l’amico Davide, hanno deciso di regalarsi una passeggiata in bici sulle montagne fra Pragelato e Sestriere.
Ad un certo punto, intorno alle 13 le condizioni meteo hanno cominciato ad imbrogliarsi e in pochissimi minuti, come spesso avviene in montagna, il cielo si è rabbuiato di nuvole e fulmini.
In realtà il tempo in quella zona era stato molto brutto anche nei giorni precedenti, tuttavia quella mattina, l’assenza di piogge aveva spinto i due manager ad avventurarsi in quel sentiero, dove un automobilista li troverà privi di vita.
L’uomo ha notato i corpi sul sentiero e le bici accanto, così ha chiamato il Soccorso Alpino, con l’eliambulanza, ha raggiunto il luogo e subito gli operatori hanno capito la causa della morte, infatti sui corpi c’erano evidenti bruciature da folgorazione.
Sono comunque stati effettuati diversi tentativi di rianimazione ma sono stati vani. Sono intervenute anche le squadre di soccorso a terra con i fuoristrada e i Carabinieri di Fenestrelle, che hanno disposto il trasporto a valle delle salme.
Balocco non aveva documenti con sé ma grazie a quelli nel portafogli dell’amico si è risaliti anche alla sua identità.
La sua morte si aggiunge a quelle di altri industriali piemontesi che nel corso degli anni ci hanno lasciati, come Pietro Ferrero nel 2011 e Andrea Pininfarina nel 2008, entrambi in tragiche circostanze come quella che ha coinvolto Alberto.