Il countdown per l’inizio della scuola ha portato alla luce problemi importanti, ad esempio quello del riscaldamento, visti gli aumenti del gas.
La proposta fatta è quella di diminuire i giorni in classe per risparmiare, ma rimane una scelta dei singoli istituti.
Il riscaldamento a scuola
Ricomincia l’anno scolastico e questo porta ad analizzare diversi fattori. Oltre alle consuete analisi del Codacons che già hanno portato alla luce il problema dell’aumento dei prezzi per quanto riguarda il corredo scolastico, ora c’è un’altra preoccupazione.
I presidi degli istituti infatti stanno cercando un modo per risparmiare sul riscaldamento, che sarà necessario con l’arrivo delle stagioni invernali ma che ovviamente risentirà dell’aumento dei prezzi del gas che tutti stiamo subendo.
La Gran Bretagna ha addirittura proposto di ridurre i giorni in classe, portandoli a 3 a settimana in modo da tagliare così i consumi e i costi del riscaldamento, ma anche le corse dei trasporti pubblici.
Rimane un’idea espressa a parole e con niente di ufficiale, tuttavia anche molti presidi italiani la stanno valutando l’idea di accorciare la settimana scolastica, portandola a 5 giorni settimanali.
La proposta viene valutata anche da diversi politici, tuttavia si saprà di più in merito nell’aggiornamento del piano di emergenza per il gas, che il governo dovrebbe approvare la settimana prossima.
Questo provvedimento ovviamente servirà proprio a fronteggiare la pesante situazione sotto questo punto di vista.
Molte scuole già sono organizzate per 5 giorni a settimana e quindi non fanno testo, quelle che invece vengono frequentate fino al sabato, potrebbero prendere in considerazione questa proposta: la scelta per ora resta delegata agli enti pubblici dei vari comuni.
Molti non pensano sia la strada giusta, anche perché dopo 2 anni di Covid, ora che si sta tornando a una graduale normalità, non sarebbe una buona cosa introdurre questa novità che poi comporterebbe anche la pianificazione del trasporto scolastico e ormai è troppo tardi.
La risonanza della proposta in diverse zone
Di questo accorciamento della settimana scolastica si è discusso anche nei mesi scorsi a Brescia, dove il direttore dell’Ufficio scolastico territoriale, Giuseppe Bonelli, rivolgendosi agli istituti superiori della zona, aveva comunicato
“non c’è stata una grande approvazione per la proposta di accorciamento della settimana scolastica. stringere il calendario sui 5 girni potrebbe essere complicato, la mia idea è di portare le lezioni a 50 minuti ma ci vorrebbe una legge apposita”.
Pochi giorni fa, anche il vicepresidente della Provincia di Verona, David di Michele, aveva proposto una settimana di scuola più corta per ridurre i costi energetici che, come ha spiegato, potrebbero essere più che raddoppiato rispetto all’anno scorso.
Questa idea però era stata bloccata da Salvini, il quale ha affermato che la scuola è troppo importante ed è l’ultima a dover essere toccata.
Le sue parole trovano l’approvazione di Lia Quartapelle del Pd e del sindaco di Vicenza, Francesco Ruocco, che sottolinea come potrebbe essere una buona proposta ma necessita di una riorganizzazione complessa del trasporto pubblico.
Spostiamoci al sud, dove il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha deciso che saranno i presidi a decidere.
Un’altra alternativa, discussa in queste ore, è quella di ridurre il riscaldamento di un paio di gradi, un’altra ancora, proposta dal capo del sindacato Anp di Roma, Mario Rusconi, riguarda l’installazione di doppi vetri.