Ci avviciniamo alle attese elezioni di settembre e Fratelli d’Italia, in particolare Giorgia Meloni, propone il blocco navale.
Fra le varie proposte del partito, questa è quella principale e pone l’attenzione sul problema degli sbarchi fuori controllo degli immigrati.
La proposta di Giorgia Meloni
Seppure trova molti pareri contrari fra i vip, famose ad esempio le posizioni prese dalla Ferragni e dalla cantante Giorgia contro la linea della Meloni, Fratelli d’Italia è uno dei partiti favoriti di queste prossime elezioni di fine settembre.
I giochi sono fatti, non resta che aspettare il fatidico 25 settembre ma nel frattempo, si sta parlando molto delle proposte dei diversi partiti e una molto interessante ma anche discussa è quella riguardante il blocco navale.
Si tratta di una misura sbandierata più volte in varie occasioni, e si pone l’obiettivo di ostacolare l’immigrazione incontrollata a cui è soggetta l’Italia.
La proposta è semplice, trattasi di mettere fine alle partenze illegali verso l’Italia, anche perché come mostrano i dati, gli hotspot sono al collasso, specialmente quello di Lampedusa.
Eppure, proprio il sindaco dell’isola, Salvatore Martello, ha espresso il suo parere contrario, definendo l’idea una sciocchezza che non merita commenti.
Oltre a evitare che l’Italia venga sovraffollata, la Meloni ha spiegato che il blocco navale ha anche lo scopo di evitare ulteriori morti in mare.
“uno stato serio controlla e difende i proprio confini. l’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è il blocco navale”
così la deputata ha commentato la misura che verrà messa in atto se il popolo sceglierà Fratelli d’Italia.
Si tratta di una missione militare europea che verrà accordata con le autorità del Nord Africa, per impedire che i barconi possano partire verso le coste italiane.
“è l’unico modo per fermare i clandestini e le tragiche morti in mare. non mi sembra un discorso difficile da comprendere, tranne che per quelli che devono accogliere a tutti i costi”
questo il post pubblicato dalla Meloni su Instagram per rispondere a coloro che le danno contro.
Le critiche
Una proposta nuova e diversa dalle solite, che ovviamente ha raccolto pareri positivi ma soprattutto negativi fra cui, come abbiamo visto, quello del sindaco di Lampedusa.
Il blocco è stato criticato anche da molti avversari politici, ad esempio Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana, il quale afferma che tale blocco è impossibile da effettuare e quindi dà della bugiarda alla Meloni.
Anche il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha osteggiato l’idea, affermando che Fratelli d’Italia fa propaganda sulla pelle delle persone. Continua dicendo che la proposta non può essere realizzata.
Il documento ufficiale e la fattibilità
Nel 2021 è stato pubblicato un documento ufficiale in cui il partito spiega in che modo intente attuare il blocco navale.
Nel testo si legge come questa misura sia una missione concordata con le autorità libiche, appunto per impedire che i barconi lascino le coste africane per arrivare nel nostro Paese.
Non si tratta di respingimenti dal momento questi avvengono in mare aperto.
Per quanto riguarda la fattibilità della misura sponsorizzata dalla Meloni, i limiti sono evidenti, infatti sebbene non si tratta di un blocco ai danni della Libia ma concordato con essa, ci sono ostacoli in termini di violazione dei trattati internazionali.
La situazione politica libica è complicata, questo il primo ostacolo che renderebbe difficile di fatto trovare un interlocutore affidabile.
In secondo luogo verrebbe violata la Dichiarazione universale dei diritti umani, che dice espressamente nell’articolo 13, che ogni individuo ha il diritto di lasciare qualsiasi paese e di ritornare nel proprio.
Quindi l’Italia si macchierebbe di un reato contro i diritti umani, anche in caso di blocco navale concordato.
Vedremo cosa succederà il 25 settembre, di sicuro se vincerà il partito della Meloni, i riflettori saranno puntati principalmente sullo svolgersi di tale questione.