Antonio Brocani, malato di Sla: non può avere lo Spid

Incredibile vicenda in queste ore, infatti Antonio Brocani, che lotta con la Sla da 11 anni, non potrà ottenere lo Spid per ostacoli burocratici.

Antonio Brocani e la moglie
Antonio Brocani e la moglie – LettoQuotidiano.it

L’uomo deve presentarsi di persona per essere identificato e ottenere l’identità digitale, non può essere sostituita da nessun altro, né persona né ente.

Antonio Brocani e l’impossibilità di avere lo Spid

Ad oggi lo Spid è uno strumento fondamentale per accedere ai siti dell’amministrazione pubblica, come quello per la carta d’identità e molti altri.

Purtroppo, sebbene sia un diretto di tutti avere l’identità digitale, il cuoco 61enne Antonio Brocani, che da 11 anni è bloccato a letto mentre lotta contro la Sla, non potrà averla.

Si trova nella sua casa di Ancona ed è originario di Jesi, purtroppo ormai sono 10 anni che è allettato e la moglie gli è stata sempre accanto e lotta insieme a lui.

In merito a questa vicenda si dice molto indignata, poiché il marito che sta lottando con tutte le sue forze contro questa terribile malattia, per cui è immobilizzato e tracheotomizzato, ora si trova di fronte un altro ostacolo.

Lo Spid è un diritto ma non sembra esserlo per quest’uomo. Tuttavia, come sostiene la moglie Maila Pigliapoco, ne ha bisogno per accedere ai servizi della pubblica amministrazione e non solo.

“da oltre 2 mesi stiamo cercando di contattare gli uffici per ottenere lo spid, ma c’è bisogno della presenza dell’individuo e non possiamo delegare la procura”

questo lo sfogo della donna che a Il Resto del Carlino ha raccontato i vari ostacoli incontrati nella procedura.

La donna non può sostituire il marito

Ovviamente, non è possibile che un uomo nelle condizioni di Antonio possa recarsi negli uffici appositi per ottenere lo Spid ma è necessario, nel suo caso è importante per prenotare visite e richiedere bonus ma è anche lo strumento che occorre per pagare le tasse, registrare contratti, accedere al 730 e molto atro.

La donna spiega che principalmente lo voleva richiedere per consultare i referti online e per la dichiarazione dei redditi.

Attivare lo Spid è veloce e semplice, basta recarsi alle Poste o in un negozio convenzionato con questo servizio, ovviamente per Antonio non è così semplice e nemmeno è stata data la possibilità alla donna di utilizzare la procura che gli permette di sostituire il marito in atti pubblici e amministrativi.

Spid
Spid – LettoQuotidiano.it

In questo caso, sembra che tale procura non può sostituire l’identificazione dell’individuo ma Antonio, attaccato giorno e notte a un respiratore, non può raggiungere fisicamente l’ufficio postale, né parlare, né firmare.

“per ovviare momentaneamente a questo problema siamo riusciti ad ottenere la carta di identità elettronica che consente di accedere ai servizi ma solo tramite un apposito lettore che ho acquistato. si parla di uguaglianza e poi ci negano un diritto semplice come questo solo perché mio marito è diversamente abile. questo è imbarazzante e umiliante”

queste le parole piene di rabbia e frustrazione di Maila, la compagna che sempre gli è stata accanto nel suo percorso, l’amore della sua vita che non lo ha mai abbandonato e anche ora, si batte per i diritti di Antonio.

L’appello lanciato ha lo scopo di richiedere alle autorità preposte di attivare una deroga a quanto stabilisce l’Agid, in modo che anche Antonio possa avere il suo Spid.

 

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