Morte Gorbaciov, il leader russo è venuto a mancare ieri sera, 30 Agosto, all’età di 91 anni nella clinica dove era ricoverato. Marco Rizzo, comunista per eccellenza, ha festeggiato sui social la notizia appena appresa.
Il politico italiano dopo aver pubblicato il post ‘scandalo’ su Twitter ha attirato tantissimi commenti sia da politici che non. Quello che proprio non è andato giù alle persone è il fatto che davanti alla morte sia necessario portare rispetto nonostante divergenze e idee diverse.
Morte Gorbaciov
La morte di Gorbaciov è stata resa pubblica nella tarda serata di ieri, 30 Agosto. L’annuncio ufficiale è sopravvenuto dal Central Clinical Hospital della Russia dove il leader era ricoverato. L’ex premier era da tempo malato e dopo una lunga malattia si è spento, ma non ha mai smesso di lottare.
Un’icona mondiale, un politico rivoluzionario che ha dedicato la sua vita al cambiamento e all’innovazione. Ultimo Segretario Generale del partito dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, che volle fortemente i processi di riforma legati alla perestrijka e alla glasnost. Ma non solo perché, Gorbaciov, mise in atto una catena di eventi che portò alla dissoluzione dell’URSS e all’unificazione della Germania.
La sua missione politica e la sua dedizione portarono alla conclusione della guerra fredda. Successivamente si dedicò con impegno al salvaguardare l’ambiente e vinse il Nobel per la pace nel 1990. La morte di Gorbaciov ha colpito il mondo intero ma, come sempre, c’è stato chi ha rispettato il momento e chi invece ha cavalcato l’onda per andare contro la corrente di pensiero che sosteneva l’apprezzato politico russo.
Marco Rizzo esulta per la notizia
La morte di Gorbaciov ha colpito molto il mondo occidentale dove l’uomo è sempre stato considerato un eroe moderno. Non è la stessa cosa però in Russia perché per molti cittadini russi, il politico, era considerato un traditore. Putin ha espresso le sue condoglianze pubblicamente ma la notizia della morte non è più di tanto riportata dai media russi.
In Italia invece c’è chi è riuscito a sollevare una polemica virale poco dopo la notizia della morte di Gorbaciov. Si tratta di Marco Rizzo, segretario del partito comunista e convinto sostenitore del movimento. Il deputato ha pubblicato, subito dopo aver appreso la notizia, un post nel quale affermava che aspettava quel momento dal 26 Dicembre 1991 (giorno della caduta dell’URSS). Aggiungendo anche la foto di una bottiglia di champagne.
Il post ha ricevuto migliaia di commenti in pochissimo tempo e Rizzo è stato letteralmente sommerso dalle critiche di volti noti e politici ma anche della gente comune. Un post volutamente provocatorio che è destinato a far discutere ancora ma che in ogni modo ha attirato la massima attenzione mediatica sul politico.
il chiarimento al post
Marco Rizzo è intervenuto successivamente in merito al post sulla morte di Gorbaciov. Il politico ha affermato che si è trattato di un post volutamente provocatorio in stile dadaista. Precisando poi, però, che è stato subito preso e sbattuto in prima pagina dai giornali storici con ipocrisia. Secondo lui muoiono persone tutti i giorni per fame, infortuni ecc ecc ma, il suo aver messo una bottiglia senza esplicitare il nome, ha scatenato l’inferno più di tutto il resto.
La morte di Gorbaciov segna la fine di un uomo che ha portato avanti con tutto se stesso i cambiamenti che riteneva necessari a migliorare il mondo. Un visionario che, per perseverare nella strada che lui considerava giusta, ha dovuto rinunciare al sostegno dei russi.