Emergenza gas e razionamenti sono argomenti all’ordine del giorno data la situazione precaria e incerta che stiamo vivendo in Italia e in Europa. Il Governo ha emanato le prime misure di razionamento che saranno attuate da Ottobre.
Una situazione di emergenza che sta mettendo in ginocchio l’Italia. Dopo lo stop alle forniture di gas di Gazprom, che mette in pericolo ulteriormente la stabilità del nostro paese, sono state emanate in Italia le prime misure di razionamento.
Gas e razionamenti
L’emergenza gas continua a preoccupare il nostro paese e gli stati europei. Il rincaro dei prezzi e le forniture ridotte non danno tregua all’Europa. Proprio ieri si è appreso che gli Usa hanno dato il loro appoggio nel recuperare forniture alle nazioni europee. L’autunno e l’inverno preoccupano privati e aziende che hanno ora più che mai bisogno dell’intervento dello stato.
Nonostante le imprese italiane abbiano già adottato misure contenitive dei costi come per esempio prolungare le ferie è stato richiesto a gran voce l’intervento delle autorità per misure ufficiali. Si è tenuto questa mattina, 1 Settembre, un incontro al Consiglio dei Ministri, dove il Ministro della transazione ecologica ha presentato un piano di risparmio del gas.
Non è stato trattato ancora l’argomento nella sua completezza ma alcune misure sono state proposte dal governo e partono da Ottobre. Di seguito vi spieghiamo nel dettaglio cosa è stato deciso e cosa manca, invece, ancora all’appello.
Le prime manovre del governo
L’emergenza gas è una realtà concreta della nostra quotidianità e il governo ha emanato questa mattina le prime misure di razionamento. Il Ministro Roberto Cingolani ha introdotto alcune misure iniziali. Non sono state ancora rese pubbliche ma stando alle informazioni fornite da Adnkronos si partirà da Ottobre.
La prima norma di razionamento del gas andrà a toccare gli edifici pubblici e quelli con riscaldamento centralizzato. Si tratta di due misure che prevedono prima la riduzione della temperatura del riscaldamento permessa, che passerà da 20° a 19°. In più anche la fascia oraria nella quale il riscaldamento potrà rimanere accesso che scende di un’ora.
Nonostante la manovra non vada a sistemare la crisi del gas, uno studio di Enea rivela che così si risparmierebbero ben nel privato ben 2,7 miliardi di metri cubi annui di gas.
Non si è parlato invece della questione Smart working che poteva essere una misura per far risparmiare le imprese. Ma neppure dell’illuminazione dei locali commerciali di cui si è tanto discussi sui media nei giorni scorsi.
L’emergenza gas nel settore industriale e gli eventuali aiuti e misure necessarie saranno invece discusse la settimana prossima. Il ministro ha affermato che sarà messo in atto un ampio piano per sostentare le imprese. Le imprese attendono le nuove manovre gas e razionamenti in modo da capire come gestire i duri mesi che verranno.