In corso a Cosenza un maxiblitz, nel quale sono state arrestate già più di 200 persone. Tra queste, figurano amministratori locali, professionisti, imprenditori locali ed i reati sono i più disparati, tra cui associazione di tipo mafioso, estorsioni, usura, riciclaggio, delitti contro la persona.
Le forze dell’ordine hanno eseguito già più di 200 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip distrettuale di Cosenza su richiesta della Dda. Attualmente è agli arresti domiciliari anche Marcello Manna, il sindaco di Rende, nonché avvocato e presidente dell’Anci – l’Associazione dei comuni italiani – della Calabria.
Il maxiblitz a Cosenza
A Cosenza è in corso un maxiblitz: sono state già arrestate più di 200 persone e sappiamo che si tratta essenzialmente di amministratori locali, professionisti, imprenditori locali.
Tra questi vi è il sindaco di Rende, Marcello Manna, attualmente ai domiciliari, l’assessore ai Lavori pubblici, Pino Munno e l’assessore deputato alla manutenzione e al decoro urbano di Cosenza, Francesco De Cicco.
L’operazione è coordinata dalla Procura antimafia di Catanzaro ed i fatti dovrebbero risalire al periodo compreso tra il 2017 ed il 2021.
In pratica le forze dell’ordine si sono servite di un mix di strumenti, tra cui intercettazioni ambientali, pedinamenti, video.
Le accuse
Ma quali sono i reati di cui sono accusati i 200 imputati? Si tratta di una serie di reati, tra cui associazione di tipo mafioso, estorsioni, usura, riciclaggio, delitti contro la persona.
Nel frattempo inoltre sono stati anche sequestrati immobili, aziende, società dal valore stimato di circa 72 milioni di euro.
Quello che non è chiaro è quale sia il reato imputato a Marcello Manna, il sindaco di Rende, nonché avvocato e presidente dell’Anci – l’Associazione dei comuni italiani – della Calabria.
Quello che in molti si chiedono è se quello che ha commesso sia legato alla sua attività da amministratore, oppure di professionista. Per adesso non vi sono notizie certe però, quindi non resta che aspettare nuovi risvolti.
In ogni caso, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, operando in sinergia, stanno continuando ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip distrettuale di Cosenza su richiesta della Dda.