Mentre Fratelli d’Italia continua a confermarsi come il primo schieramento, il Partito democratico prosegue a perdere pezzi, in favore anche di un MoVimento 5 stelle che supera la Lega e diventa la terza forza in vista delle elezioni del 25 settembre, secondo i sondaggi ovvio. Per oltre il 50% degli italiani intervistati solo un governo tecnico potrebbe fronteggiare la crisi e il caro bollette.
Un’altra rilevazione, invece, vede il sorpasso del terzo polo di Azione e Italia Viva nei confronti di Forza Italia di Silvio Berlusconi, con il Carroccio e i pentastellati divisi soltanto da un punto percentuale (ma comunque con i leghisti davanti e ancora a occupare la terza posizione).
Sondaggi elettorali, i Cinque stelle superano la Lega. Aumenta il gap tra Pd e FdI
Di certezze, nella vita, ce ne sono poche. Figuriamoci quanto si riducono prima delle elezioni, ancora più per il clima di precarietà generale in cui stiamo vivendo ultimamente. L’aumento dei prezzi del gas, il caro bollette, l’impennata dei costi in generale sono sfide del presente, a cui dovrebbe rispondere il governo in carica, ma lo saranno anche per chi verrà dopo.
E quindi, secondo i sondaggi, l’ultimo quello di IZI, ancora una volta, a fregiarsi del titolo di primo partito in Italia è lo schieramento capitanato da Giorgia Meloni, quella che si candida a essere la prima presidentessa del Consiglio donna della storia del Belpaese. Fratelli d’Italia, infatti, prosegue la sua marcia trionfale e stacca di 2,7 punti il Partito democratico del rivale Enrico Letta – 24,5% contro l’appena 21,8%.
La rilevazione del 30-31 agosto degli “Scenari di governo” dell’istituto disegna anche un altro scenario: il sorpasso del MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte ai danni della Lega di Matteo Salvini. Un punto percentuale divide i due vecchi alleati dell’esecutivo gialloverde, il primo della legislatura che sta per chiudere i battenti, i pentastellati, infatti, sono dati al 13% contro il 12% del Carroccio.
A cambiare, però, è solo il podio. Secondo il sondaggio IZI, Forza Italia di Silvio Berlusconi rimane stabile come quinto schieramento all’8%, distaccata di tanto rispetto al terzo polo di Azione e Italia Viva e quindi di Carlo Calenda e Matteo Renzi, che invece sono fotografati al 5,2% dei consensi. Tra le forze che riusciranno a superare la soglia di sbarramento del 3% mancano solo Sinistra Italiana e i Verdi di Nicola Fratoianni, Eleonora Evi e Angelo Bonelli, uniti in un’alleanza e in coalizione con il Pd, che arrivano al 4,5%.
Chi non ce la farà, sempre secondo i dati, è Italexit per l’Italia di Gianluigi Paragone, fermo al 2,6%, +Europa di Emma Bonino al 2%, Unione Popolare di Luigi De Magistris all’1,4%, Impegno Civico di Luigi Di Maio e Noi Moderati di Maurizio Lupi e Giovanni Toti allo 0,6% e Alternativa per l’Italia di Mario Adinolfi allo 0,2%.
Dicevamo dei tempi difficili, e della crisi energetica che li sta condizionando. Secondo gli italiani intervistati il governo più idoneo a fronteggiare “un peggioramento del quadro economico mondiale” dovuto alle tensioni internazionali e l’aumento del prezzo dell’energia è quello presieduto dall’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi e in cui c’è la partecipazione di tutti i partiti per almeno il 30%. A ruota segue un esecutivo tecnico “guidato da una personalità super partes” per il 25,9%.
Soltanto per il 18,5% delle persone, rilevano da IZI, la leader di FdI sarebbe in grado di farci uscire da questo pantano, e solo nel caso in cui il centrodestra – come pare – dovesse vincere le elezioni delle politiche del 25 settembre.
Sondaggi elettorali, secondo Noto il terzo polo ha superato Berlusconi
Noto Sondaggi, per Porta a porta, ha tratteggiato una situazione in parte diversa nell’ultima rilevazione del 30 agosto. A guidare c’è, come sempre, il partito di Giorgia Meloni, dato al 23,5% dei consensi, segue poi il solito Pd, che si ferma al 20%. La distanza tra i due schieramenti più votati aumenta ancora, in pratica, e si porta a tre punti e mezzo: un gap che difficilmente i dem potranno colmare.
Nei dati in possesso dell’istituto di ricerca di Antonio Noto, Salvini è davanti ai Cinque stelle ma solo per un punto: la Lega, infatti, è data al 13,5%, mentre Conte e i suoi vengono fotografati al 12,5%. A cambiare è il quinto partito: non c’è più Forza Italia, ma ora c’è il terzo polo, che guadagna e si porta all’8% contro il 7,5% del Cavaliere ed ex premier.
Decisamente più indietro le altre forze politiche. Solo Sinistra Italiana e i Verdi, secondo il sondaggio, riuscirebbero a superare la soglia di sbarramento del 3%, fermandosi proprio all’obiettivo minimo. Noi Moderati, invece, è lontano dello 0,5%, mentre Paragone e Bonino devono recuperare l’1%, e il ministro degli Esteri addirittura un punto percentuale e mezzo. Tutti gli altri schieramenti sono dati al 4%.