Ecco qual è la causale del bonifico che usiamo sempre ma che non piace all’Agenzia delle Entrate, in tantissimi stanno ricevendo la multa.
Continuate a leggere per scoprire qual è la causale che usiamo sempre ma che potrebbe far scattare i controlli da parte del fisco.
Ecco come il fisco ci controlla
Se sei un lavoratore autonomo o hai un’azienda, sicuramente molte volte ti sei chiesto quali dati ha sulla tua attività e come il fisco controlla i movimenti bancari della tua azienda. Da diversi anni l’Agenzia delle Entrate esercita un controllo esauriente sull’operatività bancaria delle imprese e dei lavoratori autonomi.
Per questo, è coordinato con le banche in modo che segnalino determinati movimenti nei conti dei loro clienti. Si tenga presente che l’Agenzia delle Entrate, attraverso le informazioni fornite dai diversi enti bancari, sarà a conoscenza del vostro saldo medio, di quello finale, delle operazioni bancarie effettuate con cambiali da € 500,00, delle operazioni bancarie superiori a € 10.000,00.
E poi ancora, delle operazioni bancarie in contanti, per un importo superiore a € 3.000,00, dei prestiti e crediti di importo superiore a € 6.000,00.
Come vengono forniti al Tesoro i movimenti bancari delle società? I movimenti dei conti correnti bancari di un’impresa o di un lavoratore autonomo devono essere comunicati al Tesoro tramite gli enti bancari.
Attraverso queste informazioni, l’Agenzia delle Entrate conoscerà il volume di parte del nostro reddito.
Per questo è estremamente importante che controlliamo in tutte le nostre autovalutazioni trimestrali e, naturalmente, in quelle dichiarazioni informative annuali, che il nostro totale fatturato sia in linea con la realtà e quindi includa correttamente gli addebiti effettuati dai POS, sia fisici e virtuale, in quanto anche questi ultimi sono inclusi nella citata dichiarazione.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è che gli incassi effettuati dai terminali POS possono segnare la % stimata che l’attività di stabilimento o di incasso deve avere, poiché l’Agenzia delle Entrate dispone di dati statistici che può utilizzare e utilizza a tale scopo.
Continuate a leggere per scoprire qual è la causale del bonifico che dovete assolutamente evitare se non volete essere controllati.
Qual è la causale del bonifico da evitare
Non tutti lo sanno, ma ci sono alcune specifiche causali che non piacciono all’Agenzia delle Entrate. E no, non stiamo parlando delle causali usate in bonifici di pagamento.
Stiamo parlando, più che altro, di trasferimenti familiari. Tutte le volte in cui volete inviare dei soldi a vostro figlio o a vostro nipote, infatti, dovete specificare si tratti di un regalo e di una donazione, il nome e il cognome del destinatario e la ragione della transazione.
Solo in questo modo l’Agenzia delle Entrate potrà decidere di lasciarvi in pace. E voi lo sapevate? Continuerete a usare questa formula? Fatecelo sapere!