Omicidio Dalla Chiesa, quarant’anni fa veniva messo a punto, dalla mafia, un tremendo agguato che colpì e assassinò il Generale Carlo Alberto, la moglie e l’autista.
Un brutale agguato a chi ha messo il massimo impegno nel cercare di sradicare le profonde radici mafiose intrecciate con la politica. Ma non appena Carlo Alberto Dalla Chiesa ha preso possesso del suo ruolo è stato messo fuori gioco. Il Generale aveva idee ben precise e stava andando avanti nel suo percorso nonostante fosse a conoscenza dei rischi. La sua missione era far rifiorire una nazione in cui dilagava, soprattutto in quel periodo storico, la mafia e le varie cosche affiliate.
Omicidio Dalla Chiesa, ombre sul delitto di mafia
L’omicidio Dalla Chiesa ha compiuto ieri il suo 40esimo anniversario. Il 3 Settembre 1982 furono uccisi a Palermo in via Carini il Generale, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’autista e agente di scorta Domenico Russo.
Il Generale dell’arma dei carabinieri ha contribuito a forzare quel muro invalicabile che non permetta di indagare sulla mafia. Ma soprattutto ha fatto emergere un sistema politico corrotto ed intrecciato con il sistema mafioso.
Ha creduto e perseverato nel suo obbiettivo e ha scalato una montagna invalicabile e inesplorata fino ad allora. La sua morte ha sconvolto il popolo ma ha anche svegliato le coscienze. Da quel momento la lotta alla mafia è diventata una costante per la giustizia italiana.
Ucciso dalla mafia e dallo stato
L’omicidio Dalla Chiesa è stato un chiaro messaggio da parte della mafia il cui scopo era spaventare e prevenire ogni altro intervento. Un messaggio per il popolo ma che ha oltrepassato ogni limite creando anche l’effetto non voluto dai mafiosi. Smuovere gli animi.
È stato troppo anche per l’omertà che dilagava all’epoca. Omertà che è cominciata a diminuire e il supporto alla mafia man mano ha lasciato il posto alla rabbia per i troppi morti e il troppo sangue sparso.
L’ombra principale, che ancora manca di chiarezza, è quali documenti erano contenuti nella valigetta ai piedi del Generale Dalla Chiesa. Quali sono i nomi che il militare era pronto a denunciare. Nomi, alleanze e circostanze improbabili che lo hanno portato alla morte.
Ma l’eredità che lascia l’omicidio Dalla Chiesa con tutta sofferenza che ruota attorno alla vicenda è inestimabile. Insegna a non mollare davanti a nulla e a nessuno. Insegna che perseverando, anche avendo tutti contro, si arriva al successo. Parla anche di lealtà verso il proprio paese e verso la giustizia. Una giustizia di chi credeva nell’uguaglianza e condannava le raccomandazioni.