Sondaggi politici, Fratelli d’Italia ancora primo partito. Crescono gli astenuti

Fra una settimana non avremo più i sondaggi a farci compagnia per via della legge sulla par condicio. Quello di oggi, pero, di Agenzia Quorum/YouTrend, ha rilevato che Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, è ancora il primo schieramento per le prossime elezioni del 25 settembre, ma crescono gli astenuti (anche qui, ancora).

Meloni
Giorgia Meloni – lettoquotidiano.it

Arretra ancora anche il Partito democratico del segretario Enrico Letta, mentre l’alleanza Sinistra Italiana/Europa Verde registra un aumento dello 0,3% rispetto ai dati di una settimana fa. Per quanto riguarda la fiducia nei confronti dei leader, vince il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, seguito dall’attuale capo dell’esecutivo, Mario Draghi. Il 90% degli italiani, rilevano ancora dall’istituto di ricerca, è preoccupato per il caro bollette.

Sondaggi politici, Fratelli d’Italia ancora primo partito. Aumenta l’astensionismo

Nessuna novità, neanche questa settimana, per quanto riguarda lo schieramento che domenica 25 settembre prenderà più voti alle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni con il 24,2% delle preferenze (0,1% in più rispetto alla settimana scorsa), rilevano da Quorum/YouTrend per SkyTg24, sbaraglia la concorrenza, soprattutto del Partito democratico.

Salvini Meloni Letta
Matteo Salvini, Giorgia Meloni ed Enrico Letta – lettoquotidiano.it

La formazione guidata dal segretario Enrico Letta, dal canto suo, si conferma secondo partito ma perde 0,4 punti percentuali – dal 22,3% scende al 21,9%. Anche la Lega di Matteo Salvini registra una flessione (13,5% di questa settimana contro il 13,8% della scorsa) ma rimane, secondo l’istituto di ricerca, terza in classifica.

Il MoVimento 5 stelle è sicuramente lo schieramento che è cresciuto di più: in soli sette giorni, i pentastellati di Giuseppe Conte si portano a casa un aumento dei consensi dell’1% arrivando al 12,1% del totale. Forza Italia di Silvio Berlusconi perde: dall’8,7% giunge all’8,1%. Ma anche il terzo polo di Azione e Italia Viva, quindi di Carlo Calenda e Matteo Renzi, ha numeri al ribasso, seppur solo dello 0,1% – 5,2% contro 5,3%. Chiude, tra i partiti che potrebbero riuscire a superare lo scoglio del 3%, l’alleanza Sinistra italiana/Europa Verde di Nicola Fratoianni, Eleonora Evi e Angelo Bonelli che arrivano al 3,5% a favore del 3,2 della scorsa settimana.

Italexit per l’Italia di Gianluigi Paragone aumenta i probabili voti, ma così facendo rimarrebbe fuori dal Parlamento perché è ancora al 2,6%, +Europa di Emma Bonino perde lo 0,7% e si attesta al 2,2%. Noi Moderati di Maurizio Lupi e Giovanni Toti scendono all’1,5% (settimana scorsa erano all’1,9%), mentre Impegno Civico del ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, cresce dello 0,2% e arriva allo 0,9%.

Per quanto riguarda le coalizioni, il centrodestra perde qualcosa: dal 48,5%, si attesta al 47,3%. Ma è il centrosinistra a registrare la flessione maggiore: rispetto a una settimana fa cede un punto percentuale e arriva al 28,5% dei consensi. A crescere, invece, è soprattutto la percentuale di astenuti e indecisi, dal 38,8% si passa al 42%.

Sondaggi politici: Mattarella il leader di cui si fida di più, ma preoccupa il caro bollette

Il sondaggio di Quorum/YouTrend ha tenuto conto anche del pensiero degli italiani in merito a chi siano le figure in cui ripongono maggiore fiducia e a vincere è, ancora una volta, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con il 61% delle preferenze. A lui segue il presidente del Consiglio, Mario Draghi, con il 54%, Meloni con il 39%, l’ex premier Conte con il 34%, il leader del Carroccio al 29%, la radicale Bonino al 25%, il segretario dem al 24%, il frontman del terzo polo al 19%, l’ex capo politico di Cinque stelle al 18% e Renzi al 17%. Da quanto si evince dalla rilevazione, inoltre, continua a essere positivo il giudizio sull’operato del governo uscente (57%).

Per gli intervistati, però, la preoccupazione più grande è sul caro bollette (per il 90% di loro). Torna di interesse anche l’invasione dell’Ucraina, che dal punto di vista politico crea una spaccatura con una forte polarizzazione tra destra e sinistra. Per il 71% degli elettori di centrosinistra, infatti, le sanzioni alla Russia sono giuste, il numero scende per quelli di Forza Italia (il 52%) e ancora di più per quelli della Lega, meno della metà, ovvero il 47%, crede siano corrette. Per il 45% dei votanti di Fratelli d’Italia sono state un errore, questo nonostante le posizioni di quella che potrebbe diventare la prima donna a capo del governo.

C’è invece indecisione su chi tutelare tra il sistema produttivo e i cittadini in maniera prioritaria: il 34% degli italiani sostiene che si dovrebbe dare precedenza ai cittadini, il 36% alle industrie. Per le ultime sono soprattutto a destra (44% contro 30%), mentre a sinistra prevale la tutela dei cittadini (44% vs 40%). Solo gli elettori del MoVimento 5 stelle (40% contro 31%) e terzo polo (48% vs 34%) sono più chiaramente schierati verso i cittadini.

Sul nucleare, il 45% degli italiani valuta come un’eventualità praticabile quella di investire su di esso per difendersi da future crisi energetiche, contro un 37% che lo nega. Anche qui si nota una spaccatura tra centrodestra nettamente “nuclearista” (76%) in tutti i suoi partiti, così come gli elettori di Azione e Italia Viva (84%). Contrari centrosinistra (47%) e i pentastellati (53%).

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