Ancora i stallo le indagini sulla morte del piccolo Domenico Bandieramonte, il bimbo di 4 anni morto a luglio nell’ospedale di Taormina.
Domenico ha contratto un batterio tramite un sondino e ora è stata disposta una doppia autopsia sulla sua salma.
La morte di Domenico Bandieramonte
Era il 4 luglio quando Domenico morì nell’ospedale di Taormina dove era ricoverato in gravi condizioni a causa di un’infezione provocata da un batterio ospedaliero.
La famiglia aveva sostenuto che il piccolo stava bene fino a quando ha contratto l’infezione ed è quindi stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Vincenzo di Taormina.
I familiari sostenevano che Domenico avesse contratto un batterio che presto avrebbe raggiunto gli organi vitali come il cuore e i reni, portandolo al decesso.
Si chiama Ambra Cucina la mamma disperata del minore, che pubblicamente ha espresso il suo sdegno per quanto accaduto.
Domenico infatti era stato ricoverato poco tempo prima nell’ospedale di Catania a causa di un disturbo all’intestino, in quell’occasione venne utilizzato un sondino che probabilmente non era stato sterilizzato correttamente, infatti fu proprio quello a infettarlo.
Il batterio ospedaliero ha proliferato velocemente nell’organismo già debilitato di Domenico e le conseguenze sono state terribili.
Come raccontato dalla donna, tutto è iniziato il 29 giugno, quando il bambino è stato male e accusava nausea e dissenteria, così è stato portato nella struttura catanese ma i medici, dopo alcuni accertamenti, lo hanno dimesso parlando di un virus intestinale.
Domenico però continuava a peggiorare e quindi lo hanno riportato in ospedale con lo stesso risultato, così si sono rivoltai al San Marco di Catania, dove è rimasto una notte in osservazione.
Il minore aveva dei valori alterati ed è stato applicato un sondino per monitorare la situazione.
Nonostante le condizioni, il piccolo stava abbastanza bene ma in poco tempo si è aggravato e trasferito presso il Policlinico di Catania e poi a Messina, dove i medici hanno accertato un’infezione da Enterococco.
C’è stato un arresto cardiaco e in seguito, il trasferimento a Taormina, dove sono emersi danni cerebrali, quindi presso questo ospedale Domenico è stato ricoverato in gravissime condizioni per alcuni giorni, poi è morto.
Le indagini
Le indagini sono ancora in stallo e la salma è stata sottoposta a due autopsie.
La vicenda giudiziaria è ancora ferma al punto di partenza e c’è ancora una madre che chiede giustizia per uso figlio, morto prematuramente all’età di 4 anni.
Ci sono sicuramente delle responsabilità da accertare.
Secondo i sanitari di Taormina, il virus aveva ormai infettato gli organi vitali.
Sul caso è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo in ambito medico e l’ultima autopsia è stata eseguita il 22 luglio e ora il medico legale ha a disposizione 2 mesi per depositare l’esito delle nuove perizie.
L’associazione ‘Sicilia Risvegli‘ si è costituita parte civile in questo procedimento giudiziario e ha assistito la famiglia della vittima in tutte le fasi della denuncia.
“Per ora è tutto bloccato ma vogliamo verità sulla morte di domenico e chi è colpevole deve pagare. vogliamo che siano accertate le responsabilità”
ha dichiarato il Presidente dell’associazione, Salvatore Crisafulli.