Dopo i 55 anni, aumenta il rischio di soffrire di pressione alta. A correre questo rischio sono di più gli uomini ma anche le donne sono colpite, specie dopo la menopausa.
L’ipertensione, come suggerisce il nome, è una condizione patologica caratterizzata da un’elevata pressione del sangue nelle arterie. Questa patologia non deve essere assolutamente sottovalutata perché, a lungo andare, potrebbe causare ictus e malattie cardiovascolari.
Chi soffre di pressione alta deve seguire una terapia farmacologica adeguata ma anche una dieta specifica e deve scegliere l’acqua giusta.
Pressione alta da tenere sotto controllo, fattori di rischio
Anche quando la pressione è molto alta, può essere asintomatica, non manifestare sintomi e questo è un guaio perché molti potrebbero soffrirne senza rendersene conto.
Va da sé che un controllo periodico della pressione è il minimo che si possa fare: questo vale per tutti, non solo per chi soffre di ipertensione.
Esistono fattori di rischio per questa patologia tra cui sovrappeso/obesità, età, familiarità, fumo, alcol, diabete, stress, sedentarietà, consumo eccessivo di sale, dieta povera di potassio.
La pressione alta deve essere curata con un’adeguata terapia farmacologica prescritta dal medico ma è anche importante seguire una dieta precisa e scegliere l’acqua giusta.
Pressione alta: come ridurla bevendo quest’acqua
La prima cosa da fare per tenere sotto controllo la pressione alta è ridurre il consumo di sale. Esiste, però, un altro sistema per diminuire l’ipertensione: bere un certo tipo di acqua.
Non basta assumere i farmaci contro la pressione; è molto importante cambiare stile di vita e seguire una specifica dieta alimentare che prevede, innanzitutto, il consumo di poco sale.
Bere poco è l’abitudine più sbagliata per chi soffre di pressione alta. Un individuo adulto in salute dovrebbe bere 1,5/2 litri di acqua al giorno. Chi ha problemi di ipertensione deve anche cambiare il tipo di acqua da bere: l’acqua altamente raccomandata, in questo caso, è oligominerale o leggermente mineralizzata che abbia un residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/l. In pratica, l’acqua consigliata è povera di sodio e potrebbe andar bene anche l’acqua del rubinetto.