È arrivata la fumata bianca per quanto riguarda il decreto Aiuti bis. Il testo della norma, che doveva essere riconvertito in Parlamento, ha avuto il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato sull’emendamento riformulato dal Ministero di Economia e Finanza e il governo sul superbonus. Ad annunciarlo, sono stati i due presidenti e relatori del provvedimento, Daniele Pesco del MoVimento 5 stelle e Luciano D’Alfonso del Partito democratico.
Grande soddisfazione da parte delle forze politiche, con Lega, pentastellati e Pd che si sono intascati la vittoria puntando l’accento sulla responsabilità di una scelta che aiuterà imprese e famiglie, per cui sono stati stanziati 17 miliardi di euro. Ma sono tanti i provvedimenti inseriti nel decreto Aiuti bis, come lo smart working per i più fragili, il bonus trasporti e psicologi.
Decreto Aiuti bis, nelle Commissioni Bilancio e Finanze trovato l’accordo sul superbonus
Dopo giorni di stallo, finalmente è arrivato da Palazzo Madama il via libera per il decreto Aiuti bis. Il testo, che doveva essere convertito in legge per non perdere i suoi effetti, verrà ora approvato con l’emendamento messo a punto da Emiliano Fenu, del MoVimento 5 stelle, e riformulato con il Ministero di Economia e Finanza e Palazzo Chigi sul superbonus.
Ad annunciarlo sono stati i due presidenti di commissioni Bilancio e Finanze del Senato, Daniele Pesco (sempre in quota Cinque stelle) e Luciano D’Alfonso del Partito democratico. Il superbonus restringe il campo della responsabilità in solido al solo dolo e alla colpa grave solo in presenza di concorso nella violazione. Le nuove disposizioni si applicano esclusivamente ai crediti per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni.
Le misure sono state spiegate sui social anche dal senatore dem Eugenio Comincini, che ha parlato di quanto fosse necessaria “una mediazione seria che tenesse insieme la necessità di rispondere a quanti, tra famiglie e imprese, attendevano una soluzione che sbloccasse l’impasse che si era venuta a creare e anche l’esigenza di non lasciare impuniti coloro i quali hanno utilizzato questi bonus truffando lo Stato e dunque la collettività”. Per il parlamentare, “la responsabile posizione tenuta dal Pd, l’insistenza nel trovare la soluzione che tenesse insieme i due aspetti, ha prevalso”.
Anche per i pentastellati è “grazie all’impegno e alla determinazione del MoVimento oggi in Parlamento” che “è stato fatto un passo importante verso lo sblocco della circolazione dei crediti legati al superbonus e agli altri bonus edilizi”, ha scritto in una nota il vicecapogruppo alla Camera, Luca Sut. “Abbiamo mantenuto quanto promesso ai cittadini e alle migliaia di imprese a rischio fallimento a causa della situazione caotica generata dalla serie di modifiche imposte dal Governo nei mesi scorsi. Per questo il MoVimento si impegna a creare le condizioni affinché la nostra maxi-agevolazioni sprigioni tutto il suo potenziale positivo”, ha concluso il deputato.
Soddisfazione pure da parte della Lega che “salva le imprese inguaiate dalle criticità del superbonus. Significa che ci saranno certezze per chi compra i crediti. Le aziende respirano, il lavoro riparte: dalle parole ai fatti. Ora avanti tutta contro il caro bollette: è emergenza nazionale, non possiamo perdere tempo”, ha commentato il leader del Carroccio, Matteo Salvini. In una nota, il partito fa anche sapere che la mediazione è arrivata grazie al sottosegretario al Mef Federico Freni.
Decreto Aiuti bis, quali sono le misure previste dalla norma
La fumata bianca sul decreto Aiuti bis servirà a dare respiro alle migliaia di famiglie e imprese che stanno vivendo in prima persona l’aumento dei prezzi dell’energia, hanno detto gli stessi politici. Ma vediamo insieme di quali misure si tratta.
DICIASSETTE MILIARDI PER IMPRESE E FAMIGLIE – Nel decreto licenziato il mese scorso dal Consiglio dei ministri ci sono per 17 miliardi per il sostegno a imprese e famiglie, che aumenteranno nel momento in cui verrà approvato il terzo pacchetto di aiuti, che ne prevede altri 12-13.
SMART WORKING PER I FRAGILI – Su spinta del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, tra gli emendamenti c’è quello sulla proroga fino al 31 dicembre per lo smart working per i più fragili e per i genitori con figli fino ai 14 anni, che era scaduto in estate.
CARO BOLLETTE – Tra gli interventi, ci sono anche alcuni aiuti per le società sportive e comuni in crisi per il caro bollette. Ma un occhio di riguardo ce l’hanno avuto anche le famiglie sul tema con l’estensione agli ultimi mesi dell’anno del bonus sociale per luce e gas (con allargamento dell’Isee a 12mila euro), l’introduzione di tariffe agevolate per i clienti “vulnerabili”, il congelamento delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura fino al prossimo maggio, l’azzeramento degli oneri di sistema per il quarto trimestre e dell’Iva al 5% sul gas, una nuova tornata di crediti d’imposta per le imprese energivore e gasivore.
PENSIONI – Con il decreto Aiuti bis, nel secondo semestre del 2022, verrà irrobustito l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore. Ma prevede anche l’estensione dell’indennità una tantum di 200 euro e un doppio intervento per contrastare l’inflazione sostenendo il potere di acquisto delle pensioni.
BONUS PSICOLOGO E TRASPORTI – Sono stati poi messi 25 milioni di euro in più per il Bonus psicologo, da richiedere all’Inpd, mentre sono stati raddoppiati a 180 milioni i fondi per il bonus trasporti che serve all’acquisto di abbonamenti per i mezzi pubblici. Così come si è deciso di alzare anche il bonus tv: il contributo passa da 30 a 50 euro.
STRETTA SUGLI EXTRA-PROFITTI – Stretta sanzionatoria, invece, per le imprese energetiche che non hanno pagato gli extraprofitti.