Pubblicità Audi illegali
Il famoso marchio automobilistico Audi è da tempo partner con il comune di Cortina d’Ampezzo per realizzare spot e foto pubblicitarie.
Tuttavia, ci sono alcune zone storiche della famosa località turistica che non potevano essere utilizzate come sfondo e invece lo sono state.
Ora gli inquirenti bellunesi hanno avviato l’indagine per l’illegalità di queste pubblicità Audi e nel mirino ci sono le vetture parcheggiare in Corso Italia di fronte allo storico Hotel de la Poste e nella zona della stazione.
Cortina è considerato da tempo ‘La Perla delle Dolomiti‘, per la sua posizione privilegiata fra le montagne più belle d’Italia, per questo il grazioso borgo è tutelato da diversi vincoli per quanto riguarda il paesaggio.
Secondo quanto emerso, sebbene l’Audi avesse un regolare contratto con il comune per operare nelle aree di Cortina, in alcuni spazi come quelli citati pocanzi, servivano ulteriori autorizzazioni che non sono state richieste.
La Procura di Belluno dunque ha ritenuto illegali le installazioni effettuate per pubblicizzare le vetture e quindi, al termine degli accertamenti da parte dei Carabinieri, sono state indagate 7 persone.
Si tratta precisamente di 5 funzionari comunali, i quali si occupavano di sottoscrivere i contratti pubblicitari, e 2 dirigenti dell’Audi di Verona.
Le accuse riguardano le installazioni pubblicitarie Audi nella stazione ferroviaria e nella zona del Corso Italia, in un’area che è di interesse pubblico dagli anni Cinquanta, ciò vuol dire che c’è bisogno di autorizzazione e nulla osta per pubblicizzare qualsiasi cosa.
I reati formulati sono inquadrati come operazioni illecite verso i beni culturali e paesaggistici ma c’è un’ulteriore ipotesi, molto pesante. In pratica, il marchio tedesco avrebbe, con le sue azioni, deturpato e deteriorato le zone e quindi c’è una pena che va fino ai 5 anni di carcere.
Il contratto
Ma cosa prevedeva l’accordo contrattuale fra le parti? L’amicizia e la collaborazione fra la casa automobilistica e il comune di Cortina risale a molti anni fa, infatti già nel 2006 l’Audi restaurò il campanile in cambio di manifesti pubblicitari che vennero affissi in tutta la località.
Il vero e proprio contratto arrivò però circa 10 anni dopo, quando in vista dei Mondiali, nel dicembre del 2008 fu messo a punto, nero su bianco, un regolamento per sponsorizzare il comparto automobilistico.
Arrivò poi nel 2021 il contratto per le Olimpiadi, al cui bando giunse la sola offerta dell’Audi, che quindi sarà anche lo sponsor di Cortina in vista delle Olimpiadi.
Per quanto riguarda i vincoli contrattuali, è bene ricordare che la località è sotto tutela paesaggistica dal 1952, in vista delle Olimpiadi invernali che si sarebbero tenute pochi anni dopo.
Questo è proprio l’oltraggio che viene contestato all’Audi e resta da capire quale sarà la linea di difesa degli indagati di fronte alle pesanti accuse.
I funzionari a processo erano a conoscenza di questa legge ma hanno comunque concesso al marchio le installazioni senza richiedere ulteriori autorizzazioni.
Queste installazioni hanno fatto storcere il naso a molte persone, fra cui un residente conosciuto con uno pseudonimo, che su un blog ha commentato satirico come la località cambierà presto nome in Cortina d’Audi.