Morta l’attrice greca Irene Papas /all’anagrafe Irene Lelekou). Aveva 96 anni e da diversi anni soffriva di Alzheimer. Ad annunciarlo, è stato il Ministero della Cultura ellenico.
Irene Papas ha scritto la storia del cinema, della tv e del teatro internazionale. Durante i suoi 50 anni di carriera ha preso parte a più di 70 film, diventando un’icona in tutto il mondo.
Morta Irene Papas a 96 anni
L’attrice greca Irene Papas è morta all’età di 96 anni. All’anagrafe Irene Lelekou, ha lasciato di sicuro una traccia indelebile nel cinema internazionale ed anche nel mondo del teatro.
Iconica, ha interpretato ruoli che rimarranno sempre nell’immaginario comune per la loro potenza. I suoi ruoli, infatti, sono stati quasi sempre in opere che celebravano la tragedia greca, come l’Odissea, in cui ha vestito i panni di Penelope.
Ecco perché non si può non essere d’accordo con le parole scritte nel comunicato stampa diffuso dell’agenzia greca Ana – Mpa, in cui si dice che l’attrice “lascia una grande eredità culturale”.
E soprattutto nel nostro Paese verrà sempre ricordata. La Papas, infatti, aveva lavorato spesso qui e si era sempre detta legatissima al Belpaese, tanto da imparare a parlare benissimo anche la nostra lingua.
50 anni di carriera, più di 70 film: questo è il bilancio numerico della carriera della Papas, apparsa per l’ultima volta al cinema nel 2001 accanto a Nicolas Cage in Il mandolino del capitano Corelli.
Del resto, la sua bravura innegabile, insieme alla sua bellezza tipicamente mediterranea, l’avevano resa celebre letteralmente in tutto il mondo. Ed ha continuato ad esserlo sempre, come lo è oggi.
Nel 2018, poi, la notizia che aveva sconvolto tutti: si venne infatti a sapere che erano già 5 anni che l’attrice soffriva di Alzheimer.
La sua storia
Irene Papas – all’anagrafe Irene Lelekou – nacque nel Peloponneso (precisamente a Chiliomodi) il 3 settembre 1926.
Quando aveva solo 21 anni, nel ’47, sposò il regista greco Alkis Papas. Da qui, il suo cognome “d’arte”.
Divenne famosa in tutto il mondo, però, solo qualche anno dopo il matrimonio: era il 1952, Irene aveva 26 anni e recitò nel film “La città morta” di Frixos Iliadis. Contemporaneamente proseguì la sua carriera di modella, che l’aveva portata a sfilare per grandi stilisti, come Vincenzo Ferdinandi.
Nello stesso periodo, iniziò a lavorare anche in Italia. Uno dei primissimi risale al 1953: parliamo di “Una di quelle” di Aldo Fabrizi.
Pochissimi anni dopo, nel 1956, sbarcò ad Hillywood: qui fu protagonista quell’anno del western “La legge del capestro” (1956) di Robert Wise
I film in cui recitò da quel momento in poi furono davvero tantissimi e menzionarli tutti sarebbe praticamente impossibile. Tra questi, però, ricordiamo “Zorba il greco” di Michael Cacoyannis, “Giallo a Creta” di James Neilson, “La fratellanza” di Martin Ritt.
Nel frattempo, mentre negli Stati Uniti diventava una star, l’attrice continuò a lavorare anche in Europa, in pellicole di grande rilievo. Tra queste non possiamo non menzionare “A ciascuno il suo” di Elio Petri, “Le troiane” di Michael Cacoyannis, “La quinta offensiva” di Stipe Delic.
La carriera di Irene Papas, però, non si limitò al cinema: l’attrice infatti recitò anche in teatro ed in tv. Ricordiamo, infatti, tra i ruoli che ricoprì quello di Sefora, in “Mosè, la legge del deserto” nel 1974.
Nel 1987 poi fu anche nominata presidente di giuria della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
E non finisce neanche qui, perché Irene Papas partecipò anche al brano della band greca Aphrodite’s Child, Infinity, per poi registrare un paio di album con il compositore Vangelis: Odes e Rapsodies, rispettivamente nel 1979 e nel 1986.
La fama della Papas comunque raggiunse davvero tutte le zone del globo, tanto che Federico Felline si disse un suo grande ammiratore.
Sulla sua vita privata, inoltre, sappiamo che era molto amica di Katharine Hepburn e che ebbe una storia d’amore con Marlon Brando, sfociata poi in una grandissima amicizia durata praticamente tutta la vita.