Ancora tanti sono i misteri intorno alla vicenda che ha colpito il 36enne disabile Hasib Omerovic, volato dalla finestra della sua casa a Primavalle.
A non convincere gli inquirenti è soprattutto la perquisizione compiuta dalle forze dell’ordine.
Il giallo di Hasib Omerovic
Era il 25 luglio scorso quando il 36enne Hasib Omerovic, sordomuto che abita in zona Primavalle con la sua famiglia, volò dalla finestra per una decina di metri schiantandosi a terra.
Riportò diverse fratture e venne trasportato d’urgenza in ospedale, dove venne messo in coma.
Subito iniziò l‘attività investigativa dei Carabinieri di zona, che ascoltarono i vicini e cercarono immagini di telecamere in zona ma sembra che nessuna di queste sia risultata utile.
Ora le indagini si concentrano su cosa è successo nei giorni precedenti, infatti il rom, che ora si trova ricoverato al Gemelli in condizioni gravi, era stato accusato di molestie verso alcune donne.
Nei giorni precedenti la perquisizione durante la quale è volato dalla finestra, su Facebook veniva accusato di aver importunato delle donne, le quali avevano postato la sua foto avvisando a fare attenzione.
Da subito i vicini di casa si dissero increduli poiché a loro detta è un ragazzo tranquillo che non ha mai dato problemi alla comunità.
La strana perquisizione
Al vaglio degli inquirenti sono alcuni elementi che non tornano, in primo luogo la perquisizione.
Questa infatti non sarebbe stata autorizzata regolarmente dalla Procura ma parrebbe essere stata un’iniziativa presa autonomamente dai 4 agenti che si sono introdotti nella casa di Hasib.
Ora, si dovrà chiarire il ruolo di questi poliziotti ma anche di altri colleghi del commissariato di Primavalle, per capire il motivo effettivo per cui si sono recati in quella casa, dal momento che il mandato non c’era.
Che abbiano agito in seguito ai post Facebook? A tal proposito, gli occhi sono puntati proprio su una pagina di questo social, che si chiama ‘Facebook Primavalle’.
Proprio in questo spazio, che conta circa 100 iscritti, era stato pubblicato il post con le accuse di molestie verso Hasib, poi rimosso dopo l’incidente.
Forse la perquisizione illecita è partita proprio da queste accuse di molestie, totalmente da confermare dato che non risultano denunce verso il 36enne.
Troppi punti di domanda ancora e chi indaga, non riesce a comprendere il reale senso dell’intervento degli agenti in borghese che hanno effettuato il controllo verso quello che tutti i vicini descrivono come un bravo ragazzo.
Quel 25 luglio Hasib era a casa con la sorella, anch’essa disabile e proprio questa, ha dato una versione dei fatti completamente diversa da quella fornita dagli agenti.
Lei infatti afferma che i 4 poliziotti avrebbero pestato e spinto il fratello dalla finestra, questi invece sostengono che il controllo era andato a buon fine in maniera pacifica e mentre andavano via hanno sentito la tapparella che veniva tirata su.
Questo è, oltre al giallo sulla perquisizione, l’altro grande nodo da sciogliere di questa vicenda.
L’attenzione mediatica intorno alla caduta di Omerovic è iniziata il 12 settembre, quando la famiglia ha raccontato l’accaduto alla stampa.
Proprio i suoi familiari, non presenti al momento della caduta del ragazzo, hanno sporto denuncia il 10 agosto e chiedono verità e giustizia. Nel frattempo, si sono trasferiti altrove perché temono per la loro incolumità.