L’Ucraina ha scoperto una fossa comune a Izyum contenere centinaia di corpi. Dopo aver appreso la notizia l’Onu ha deciso di intervenire e di indagare.
La contro offensiva ucraina per la riconquista delle terre occupare dagli invasori ha fatto emergere una tragica realtà. Sono stati trovati centinaia di corpi a Izyum in un fossa comune e l’Onu vuole vederci chiaro in merito alla vicenda.
Ucraina, fossa comune a Izyum
Nel suo discorso serale tenuto ieri, 15 settembre, il presidente ucraino Zelensky ha confermato la notizia che era già trapelata. Dopo la liberazione delle zone a nord est del paese e aver preso possesso della città di Izyum è emersa una fossa comune.
La fossa comune a Izyum, come riferito dalle autorità governative ucraine, contiene 440 corpi. L’informazione è stata confermata dai giornalisti di Associated Post nonostante non possano confermare però il numero di cadaveri presenti.
Sembra si tratti sia di militari che di civili ma le cause della morte devono essere ancora chiarite. Le prime indagini hanno evidenziato morti a causa di bombardamenti ma anche per mano di armi da fuoco. Saranno comunque disposti maggiori accertamenti per fare luce in modo approfondito.
A Izyum non solo la fossa comune ma anche camere di tortura che sono documentabili. La Russia, ha affermato Zelensky, si è lasciata dietro una scia di morte e sofferenza inaudita.
Ora però che la notizia ha fatto il giro del mondo l’Onu vuole vederci chiaro.
L’onu invia squadra per indagare
Dopo la scoperta raccapricciante della fossa fossa comune a Izyum è intervenuta l’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Elizabeth Throssel, portavoce dell’alto commissario onu per i diritti umani, ha spiegato che verrà inviata una squadra che effettuerà le indagini del caso per constatare la causa delle morti.
Il capo della polizia di Kharkiv ha affermato che è la maggiore fossa comune scoperta dopo la liberazione di una città. Il presidente ucraino ha dichiarato che saranno chiamati giornalisti locali ed internazionali per documentare la tragedia.
Zelensky cuore che il mondo sappia e che veda cosa è successo durante l’occupazione russa.
Nel frattempo sembra che la pace sia decisamente lontana. Gli approvvigionamenti militari continuano e saranno inviate armi e forniture all’Ucraina. Anche Putin sta organizzando un rifornimento importante.
Il Cremlino ha affermato ieri che se gli Usa forniranno missili balistici dovranno ritenersi in guerra. Ursula Von der Leyen, ieri in visita Kiev, ha confermato che verranno fornite armi.
Gli attacchi continuano e si apprende che un bombardamento ha ucciso, Sergei Gorenko, il procuratore generale dell’autoproclamata repubblica del Lugansk. È stato colpito il palazzo dove risiedeva il suo ufficio.