Non tutti sanno che un determinato oggetto che abbiamo tra le mani tutti i giorni, erroneamente lo buttiamo nella carta. Ecco perché va invece gettato altrove.
Il tema della tutela dell’ambiente e dell’ecologia negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede e infatti sembra siano state prese delle misure molto importanti riguardo l’inquinamento dovuto alla plastica.
Ma non solo questo materiale è dannoso per il pianeta, ma si sta cercando di non sprecare anche altri elementi come la carta, cercando di non ricavarne altra dagli alberi per contrastare la deforestazione.
Carta: ecco quale oggetto non bisogna mai gettare nel suo contenitore
Infatti, in tutta quanta l’Italia, esattamente nel 63% dell’intero Stato è stata adottata la raccolta differenziata e grazie a questa pratica molti materiali sono stati recuperati per poi essere riutilizzati.
Non a caso il nostro paese negli ultimi tempi ha avuto come dato ben 5 milioni di tonnellate di carta da smaltire e grazie all’utilizzo di una differenziazione dei rifiuti si può recuperare il materiale per la formazione di nuova carta.
Ma per fare questo bisogna stare molto attenti, perché molte volte ci ritroviamo tra le mani alcuni oggetti che pensiamo siano apparentemente di carta ma anche se in realtà lo sono vanno gettati nell’indifferenziata.
Molto intuibile è l’utilizzo di fazzolettini, strofinacci e tovaglioli, che una volta che sono stati interamente unti o sporcati con cibo o altro sono da gettare nell’indifferenziata dato che sono state utilizzate.
Ma c’è anche un altro oggetto, che ritroviamo nella vita quotidiana che gettiamo tra i rifiuti della carta. Questo non è un errore ma bisogna sapere che questo foglietto in realtà va gettato nella indifferenziata perché contiene alcuni elementi non riciclabili.
Stiamo parlando dello scontrino fiscale, che non viene smaltito dalla raccolta differenziata della carta e perciò va gettato insieme a tutti quei prodotti che non possono essere utili al recupero del materiale.
Questo perché non sappiamo l’origine dello scontrino in questione e pertanto per non avere il dubbio è sempre meglio gettarlo nella spazzatura comune.
La tipologia di degli scontrini
Lo scontrino può essere di tre tipologie di carta. La prima è quella termica che è realizzata mescolando la carta ad alcuni componenti che con le alte temperature hanno delle reazioni e quindi riciclandola prenderebbe un aspetto molto scuro e quindi inutilizzabile.
C’è un metodo per scoprire se si tratta di carta termica. Basta avvicinarla ad una fiamma e se si annerisce vuol dire che siamo difronte a questa tipologia e che quindi non si può riciclare.
Il secondo tipo di carta è quella chimica che attualmente è però poco utilizzata e altro non è che la vecchia carta carbone o quelle carte che nel loro interno contengono dell’inchiostro. Questa tipologia quando viene sottoposta a pressione rilascia il suo componente speciale e quindi non è utile al suo riutilizzo.
Diversamente da queste due tipologie, invece, c’è quella normale, che solitamente viene utilizzata per le ricevute o gli scontrini che sono stati emessi con l’utilizzo di una stampante classica.
Questa qui è l’unico tipo di carta che può essere riciclata e quindi può essere riutilizzata affinché possa dare vita ad altri tipi di utilizzi. Però è sempre meglio quando non si è sicuri di che tipologia di carta abbiamo tra le mani, gettarla nell’indifferenziata.
In questo modo andremo non solo a evitare spiacevoli problemi durante il riciclo ma eviteremo anche di perdere tempo nel capire di quale tipologia di carta stiamo parlando facendo esperimenti su di essi.
Il tema del riciclo è molto importante, anche se l’obbligo non è ancora scattato in tutti i paesi della Penisola e pertanto molti cittadini non si sono mai posti il problema di dividere il contenuto dei loro rifiuti.