Renzi ancora contro Conte: “Io e la mia famiglia abbiamo ricevuto minacce dopo le sue parole”

Altro che polemica, altro che bagarre, altro che campagna elettorale: lo scontro tra Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva e candidato del terzo polo, e Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 stelle, iniziato per il reddito di cittadinanza si sta trasformando in un caso di cronaca.

Conte e Renzi
Giuseppe Conte e Matteo Renzi – lettoquotidiano.it

L’ex presidente del Consiglio, ospite oggi del programma Agorà, ha spiegato come, dopo le parole dell’avvocato di Volturara Appula sull’andare a parlare in piazza al Sud “senza scorta“, lui e la sua famiglia abbiano ricevuto minacce di morte sui social. A proposito di piazze e di ordine pubblico, Giorgia Meloni dal comizio a Caserta ha lamentato che vengono fatti entrare dei contestatori che potrebbero creare dei problemi chiamando in causa anche la ministra degli Interni, Luciano Lamorgese.

Renzi ancora contro Conte: “A causa delle sue parole, io e la mia famiglia siamo stati minacciati di morte”

Il reddito di cittadinanza è stato solo il casus belli. Un pretesto, per così dire, per Giuseppe Conte e Matteo Renzi, quindi due ex presidenti del Consiglio dei ministri, per lanciarsi bordate che, ora, però, si è trasformato in qualcosa di più serio e che esula dalla campagna elettorale per le politiche di domenica 25 settembre.

Il leader di Italia Viva, nonché alleato di Carlo Calenda nel terzo polo, ha avuto molto da ridire sulle parole del presidente del MoVimento 5 stelle sull’andare in piazza a parlare senza scorta, definendole addirittura simili a un linguaggio mafioso. Ma non c’è solo questo, perché anche oggi, a due giorni da quelle dichiarazioni di Conte, l’ex sindaco di Firenze, ospite di Agorà, ha spiegato quanto lo abbiano leso.

Non può un ex presidente del Consiglio minacciare un altro ex presidente del Consiglio, non si fa“, ha iniziato Renzi che poi ha domandato provocatoriamente e retoricamente se l’intento dell’Avvocato del popolo fosse quello di picchiarlo. “Il mio canale social è pieno di messaggi diretti di gente che mi augura la morte, a me e alla mia famiglia, dopo che Conte ha detto quello che ha detto – ha raccontato ancora l’ex segretario del Partito democratico -. Vi sembra normale istigare alla violenza?” “Se domani mattina un pazzo prende e fa un gesto irresponsabile, chi è il colpevole? Chi è il mandante morale di una roba del genere?“, ha concluso con un’altra domanda a cui nessuno può dare una risposta.

Meloni contro Lamorgese: “Perché fanno entrare contestatori ai comizi di Fratelli d’Italia”

Renzi non è l’unico che ha lamentato problemi di ordine pubblico in questi giorni. Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha denunciato la presenza di contestatori, che potrebbero creare dei problemi, durante i suoi comizi. Dal palco di Caserta, quella che potrebbe diventare la prima presidentessa del Consiglio donna della storia italiana ha spiegato la situazione ringraziando i suoi sostenitori che non rispondono alle provocazioni, ma ha detto che quella era “la sesta manifestazione di fila che l’ordine pubblico fa entrare contestatori“.

Meloni
Giorgia Meloni – lettoquotidiano.it

In un video postato successivamente, la frontman del centrodestra ha ribadito come “di media sono quattro gatti, niente di preoccupante, il punto è che debbo capire come funzione la gestione dell’ordine pubblico, perché se consente a queste persone di entrare e di mettersi a insultare Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni in mezzo ai sostenitori di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni, il rischio che qualcuno possa a un certo punto innervosirsi e che questo possa produrre incidenti, non viene in mente a nessuno?“, ha chiesto indirettamente alla ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, informata dei fatti dalla stessa Meloni. “Manca una settimana al votoha concluso -, il clima salendo e non consentirò che si rovini la nostra campagna elettorale perché qualcuno non sa fare il suo lavoro“.

Meloni ha continuato la sua denuncia sui social parlando di come “in nessuna democrazia occidentale il governo consente scientificamente provocazioni che potrebbero facilmente sfociare in disordini nelle manifestazioni politiche dell’opposizione. Questa gente parla di Europa, ma il loro modello è il regime di Ceaușescu. Non ci facciamo intimidire da chi odia la libertà e la sovranità popolare“, ha scritto ancora su Facebook.

A darle manforte, anche il capogruppo Camera del partito, Francesco Lollobrigida: “Le continue provocazioni da parte di gruppi organizzati e violenti nelle iniziative elettorali del nostro movimento sono diventate una prassi apparentemente tollerata da chi dovrebbe garantire l’ordine pubblico. L’incapacità del ministro Lamorgese è nota, cominciamo però a pensare che non si tratti solo di questo. Vi è forse il tentativo di lasciare larghe le maglie della sicurezza e consentire che accadano incidenti finalizzati a spaventare gli elettori? Sarebbe gravissimo“, ha dichiarato il deputato che poi ha fatto appello alle forze democratiche affinché si eserciti un confronto politiche nei limiti delle norme.

Chi invece ha attaccato senza mezzi termini l’operato della titolare del Viminale è Federico Mollicone, anche lui deputato di Fratelli d’Italia. “Lamorgese dimostra totale incapacità di gestione dell’ordine pubblico. Come è possibile che nei comizi sono sempre presenti contestatori in maniera sistemica che arrivano fin dentro la piazza piuttosto che venire identificati e allontanati?“. “Draghi intervenga: Lamorgese è il ministro degli ‘inetti’“, ha concluso il parlamentare di Meloni.

Impostazioni privacy