In Birmania hanno perso la vita 13 persone – di cui 11 bambini – dopo un attacco da parte della giunta militari. Degli elicotteri, infatti, hanno iniziato a sparare su una scuola a a Tabayin, nel centro – nord del Paese, situata in un complesso del monastero buddista del villaggio.
L’attacco alla scuola in Birmania
Quello che è accaduto in Birmania non ha praticamente nulla di umano. Qui, infatti, hanno perso la vita 13 persone – di cui 11 bambini – a causa di un attacco da parte della giunta militare.
Degli elicotteri, infatti, hanno iniziato a sparare, colpendo una scuola a a Tabayin, nel centro – nord del Paese.
Il motivo? La giunta non voleva colpire i bambini, ma dei ribelli che si trovavano nella stessa area in cui è situata la scuola.
Questa, che conta circa 240 studenti dall’asilo alle elementari, è situata in un complesso del monastero buddista del villaggio.
Ad agghiacciare è stato il racconto dell’amministratrice della scuola, Mar Mar, che ha spiegato esattamente cos’è accaduto.
Il racconto dell’amministratrice
L’amministratrice della scuola in Birmania, Mar Mar, ha raccontato cos’è accaduto esattamente in quegli attimi terribili che hanno preceduto l’attacco vero e proprio.
Sembrava un normalissimo giorno qualunque: lei, gli alunni e gli insegnanti presenti erano a scuola e stavano facendo lezione normalmente.
Ad un certo punto hanno iniziato a sentire degli spari: così hanno pensato di trovare riparo nelle aule, ma fin da subito si sono resi conto che la situazione era gravissima.
Nel momento in cui tutti stavano cercando un rifugio, una maestra ed un alunno di soli 7 anni erano già in condizioni tragiche, dopo essere stati colpiti al collo e alla testa.
Gli aerei della giunta militare hanno continuato a sparare incessantemente con delle mitragliatrici per più di un’ora dall’alto, senza fermarsi mai, neanche per un minuto.
Quando poi l’attacco è finito dagli aerei, i soldati sono entrati nel complesso. A quel punto hanno continuato a sparare contro le aule, esortando tutti ad uscire e lasciare l’edificio.
Alla fine 30 alunni sono rimasti feriti – di cui appunto 11 sono morti – alla schiena, agli arti e al viso. Alcuni addirittura hanno perso degli arti. Ma non finisce neanche qui, perché i soldati hanno anche catturato una ventina di persone, di cui 9 bambini.
Mar Mar ha ammesso di essersi trovata davanti delle scene a dir poco agghiaccianti.