Masha Amini, continuano le proteste: l’Onu denuncia

Iran, continuano le proteste dopo la morte di Masha Amini ma la repressione da parte delle autorità è feroce.

Proteste dopo la morte di Masha Amini
Manifestazioni dopo la morte di Masha Amini – LettoQuotidiano.it

Una vicenda che ha scosso il mondo intero e che ha creato dissenso e malcontento in una nazione già sotto pressione. Masha Amini è stata uccisa dalla polizia religiosa per non aver indossato correttamente il velo. Dal 16 settembre si sono moltiplicate manifestazioni in tutto l’Iran.

Masha Amini, continuano le proteste

La morte di Masha Amini è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso in Iran. Il paese è ormai da anni sotto un regime islamico rigido e che applica regole restrittive. Per far si che vengano rispettate è presente in Iran la polizia religiosa.

Questo ramo della polizia ha il compito di mantenere il decoro e farlo rispettare nel caso venga violata una norma. Non è di certo una novità che le regole islamiche imposte limitano l’espressione e la libertà dell’individuo.

Chi ne paga le conseguenze maggiori sono le donne, sempre più spesso protagoniste di abusi. Questo è quello che è successo a Masha Amini a Teheran mentre passeggiava con la sua famiglia.

L’autorità religiosa le ha contestato di indossare male il velo la giovane 22enne è stata arrestata. Masha Amini è stata picchiata fino a provocare danni tali da causarne la morte. Le autorità iraniane hanno smentito che sia stata malmenata e danno la colpa a un infarto sopravvenuto mentre era in custodia.

Sono emerse testimonianze che però confermano gli abusi e anche alcuni referti, non confermati dal governo ma attendibili, che mostrano una realtà differente. Violenza inaudita condita di ferocia infervora la polizia religiosa che colpisce senza pietà chi trasgredisce.

Il paese già non riusciva piu a sopportare tali soprusi e la morte di Masha Amini ha fatto esplodere il popolo. Le manifestazioni sono state organizzate non solo a Teheran ma in tutto l’iran. Il governo non approva e la reazione non è tardata ad arrivare.

L’Onu denuncia la repressione

Le proteste per la morte di Masha Amini sono moltiplicate e stanno innondando il paese. Le regole troppo rigide e il non avere diritto concreto ha aizzato il popolo già stremato.

In molti hanno perso cari a causa delle leggi Islamiche e tra questi la maggioranza per eventi che nel nostro paese sarebbero tutti tenute sciocchezze.

La polizia iraniana ha ricevuto l’ordine dall’alto di sedare le rivolte e le forze dell’ordine non se lo sono fatti dire due volte. Scontri violenti e accessi che hanno portato ad altre manifestazioni. Il capo della polizia religiosa, Ahmed Mirzaei è stato tolto dal suo incarico dopo gli scontri.

Presidente dell'iran Raisi
Il presidente Raisi parla con i media – LettoQuotidiano.it

Una repressione violenta che ha portato alla morte di 5 persone e moltissimi feriti. Il popolo chiede che che venga abolita la polizia religiosa o almeno ridotte le leggi morali. Raisi, premier dell’Iran, ha condannato l’accaduto ma in realtà appena è salito al potere ha inasprito le norme.

L’Onu è intervenuto e condanna la repressione iraniana e chiede contestualmente che venga fatta luce e giustizia riguardo alla delicata questione.

 

 

 

 

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