Putin in un discorso alla nazione ha affermato che il suo obiettivo resta sempre la liberazione del Donbass e su questo non ha intenzione di cedere affatto. Inoltre ha ha dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con il richiamo di circa 300.000 militari della riserva.
La guerra in Ucraina continua a scuotere il mondo intero, come testimoniano anche reazioni pubbliche degli altri Paesi alla notizia della mobilitazione parziale della Russia. Nel frattempo, in un discorso pubblico Putin ha affermato che l’Occidente intero ormai ha superato ogni limite.
Putin annuncia la mobilitazione di 300 mila riservisti
Ha parlato addirittura di russofobia Putin nel suo discorso di ieri preregistrato, che andrà oggi in tv.
Il suo obiettivo resta sempre la liberazione del Donbass e su questo non ha intenzione di cedere affatto. Nel frattempo, per usare le sue parole, il Lugansk “è già stato quasi completamente ripulito dai nazisti”.
Il presidente russo, inoltre, ha affermato che i territori dell’Ucraina che hanno annunciato il referendum per l’adesione alla Russia, hanno tutto il loro sostegno.
In ogni caso, Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con il richiamo di circa 300.000 militari della riserva. In sostanza, si tratta di uomini che hanno già esperienza militare alle spalle e che hanno già fatto parte dell’esercito in passato.
Qual è lo scopo di questa mobilitazione? Come ha affermato il ministro della Difesa Serghei Shoigu, “controllare i territori liberati” in Ucraina.
Come ha affermato Putin, infatti, il loro scopo è fermare chiunque possa in qualche modo “rendere schiava la madrepatria”. Ecco che quindi, come ha sottolineato lo stesso Shoigu, quello che sta facendo non è combattere contro l’Ucraina, ma contro tutto l’Occidente, che a detta di Putin ha superato ogni limite.
Il presidente russo ha dichiarato nel suo discorso, infatti: “Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi. (…) “Kiev ha rifiutato di negoziare la pace e sta cercando di ottenere armi nucleari. (…) In tempo reale, utilizzando sistemi moderni, aerei, navi, satelliti, droni strategici, la Nato effettua ricognizioni in tutto il sud della Russia”.
La reazione degli altri Paesi
Nel frattempo l’ambasciata statunitense l’ha definita un segno di debolezza, primo passo verso un fallimento del Paese. Gli USA insomma continuano a dichiararsi vicini all’Ucraina ed assicurano che saranno al loro fianco finché sarà necessario.
Allo stesso modo, il vicecancelliere tedesco verde Robert Habeck ha affermato che questa iniziativa da parte di Putin rappresenta “un passo pessimo” ed ha affermato che comunque l’Ucraina continuerà ad essere sostenuta.
Nel frattempo, la Cina sta cercando di esortare le parti coinvolte ad arrivare ad una risoluzione pacifica.
Come ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, bisogna trovare “un modo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti”.