Continua la guerra Russia-Ucraina e in queste ore, Kiev ha annunciato il rilascio dell’oligarca russo Medvedchuk.
In cambio, l’Ucraina riavrà indietro 200 dei suoi prigionieri. A dare la notizia è stato il capo dell’ufficio di Zelensky, Andriy Yermak.
La liberazione di Medvedchuk
Continua il conflitto che sta tenendo il mondo intero con l’attenzione alta verso il versante russo-ucraino, per avere sempre aggiornamenti sull’andamento.
In queste ore, c’è una notizia importante che merita di essere analizzata, parliamo della liberazione dell’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk.
Questo, secondo Kiev, avrebbe già rilasciato le informazioni necessarie all’inchiesta in corso e quindi, la sua liberazione è stata mediata con i russi.
In cambio, gli ucraini hanno ottenuto il rilascio di 200 ucraini catturati dalle forze armate del Cremlino.
A dare la notizia è stato il Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky. Questa arriva in un momento di alta tensione con la Russia.
Infatti, tutto il mondo in questi giorni ha avuto gli occhi puntati sul risvolto nucleare della guerra, infatti i russi hanno preso il controllo di alcuni territori.
Se questi verranno attaccati, il Paese risponderà con le armi nucleari.
Allo stesso tempo il Cremlino offre la sua protezione ai Paesi dell’Ucraina che stanno valutando dei referendum per aderire alle richieste russe.
In un quadro così delicato come una guerra nucleare, la liberazione dei prigionieri in cambio dell’oligarca è una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo a chi teme che la guerra possa peggiorare.
Gli accordi con Erdogan
Si tratta infatti di un piccolo passo avanti e un importante punto di incontro fra i due Paesi. Questo scambio, è il risultato di accordi fra Zelensky e il presidente Erdogan.
Yermak ha affermato infatti che è stato proprio il presidente turco a mediare perché questo fosse possibile, creando un’intesa fra Russia e Ucraina.
“i russi hanno tentato di ricattarci con le loro vite, ma non gli consentiremo di farlo”
ha affermato il capo dell’ufficio di Zelensky.
La mobilitazione dei riservisti
Un momento di incontro in una guerra che tuttavia non sembra cedere di un passo e l’ultimo episodio di tensione si è verificato proprio ieri.
Putin, nel suo discorso alla nazione, ha annunciato una mobilitazione in Russia, richiamando 300.000 riservisti. Questi sono uomini che già hanno esperienza militare alle spalle e in passato hanno già gatto parte dell’esercito.
Nel discorso preregistrato, il presidente della Federazione Russa ha puntato il dito contro l’occidente, affermando come abbia superato il limite. Addirittura, ha parlato di russofobia.
Lo scopo della mobilitazione annunciata in tv è quello di controllare i territori liberati in Ucraina, infatti il primo uomo del Cremlino ha annunciato che vuole fermare chiunque possa schiavizzare la madrepatria.
Anche il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, ha dichiarato che Putin non sta conducendo una guerra contro l’Ucraina ma contro tutti i Paesi occidentali che sono contro la Russia.
Nel frattempo, c’è il tutto esaurito per i biglietti aerei per lasciare la Russia, infatti dopo l’annuncio di Putin, andato in diretta poche ore fa, si sono riaccesi proteste e malcontento fra la popolazione.