Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, assieme a tutto il centrodestra, hanno vinto le elezioni del 25 settembre. Le percentuali raccolte da quello che è il primo partito in Italia sono andate ben oltre le aspettative, al contrario di quanto successo al Partito democratico e anche alla Lega.
Impennata di voti anche per il MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte. Ha tenuto Forza Italia di Silvio Berlusconi, che non è stata superata dal terzo polo di Azione e Italia Viva. L’alleanza Europa Verde e Sinistra Italiana riesce a superare la soglia del 3% a differenza di +Europa. Fuori dal Parlamento anche Italexit per l’Italia di Gianluigi Paragone, Unione popolare di Luigi De Magistris e, soprattutto, Luigi Di Maio.
Meloni e FdI stravincono le elezioni del 25 settembre
Mancano ancora poche sezioni da scrutinare, ma poco importa: Fratelli d’Italia e la sua leader, Giorgia Meloni, hanno vinto le elezioni del 25 settembre. Con oltre il 26% dei voti sia alla Camera, sia al Senato, il partito dell’ex candidata sindaca di Roma si laurea come schieramento più votato e trascina anche il centrodestra a una vittoria che, però, non è uguale per tutti.
La Lega di Matteo Salvini, infatti, scivola sotto il 9% in entrambi i rami del Parlamento ed è di poco sopra Forza Italia di Silvio Berlusconi, andata di poco sopra le aspettative raccogliendo l’8,10% a Montecitorio e l’8,27% a Palazzo Madama e superando anche il terzo polo di Azione e Italia Viva di Carlo Calenda e Matteo Renzi che quindi diventa il quarto polo.
Pochissime gioie e tanti dolori anche per il Partito democratico di Enrico Letta che non riesce a superare il 20% (esattamente come successo per le politiche del 2018) e perde anche tanti seggi nei collegi uninominali. Nella coalizione di centrosinistra, bene l’alleanza tra Europa Verde e Sinistra italiana di Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni che supera la soglia di sbarramento del 3%, a differenza di +Europa di Emma Bonino (sconfitta nell’uninominale a Roma, dove c’era anche Calenda, dal centrodestra) e Impegno Civico di Luigi Di Maio, fermo addirittura sotto l’1%.
Per quanto riguarda il ministro degli Esteri, la situazione è ancora più preoccupante perché, nel collegio di Fuorigrotta, a Napoli, viene eletto l’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in quota MoVimento 5 stelle. Tra le forze che possono gioire, infatti, ci sono proprio i pentastellati di Giuseppe Conte, che sono riusciti a ottenere oltre il 15% dei voti su scala nazionale, spinti soprattutto dagli elettori del Sud.
Tra chi non ha vinto, dicevamo, anche il terzo polo, che si è fermato poco prima dell’8% e non ha vinto neanche una sfida con il maggioritario. Fuori dal Parlamento rimangono Italexit per l’Italia di Gianluigi Paragone, che comunque si è attestata intorno al 2% e Unione Popolare di Luigi De Magistris, votata da meno dell’1,5% degli elettori.
Elezioni 25 settembre, le percentuali delle coalizioni alla Camera e al Senato
*CAMERA DEI DEPUTATI
Centrodestra – 43,89%
Fratelli d’Italia – 26,07%
Lega – 8,81%
Forza Italia – 8,10%
Noi Moderati – 0,91%
Collegi uninominali vinti 88
Centrosinistra – 26,19%
Partito democratico – 19,11%
Alleanza Verdi e Sinistra – 3,64%
+Europa – 2,84%
Impegno Civico – 0,60%
Collegi uninominali vinti 11
MoVimento 5 stelle – 15,31%
Collegi uninominali vinti 9
Azione/Italia Viva – 7,78%
Collegi uninominali vinti 0
Italexit per l’Italia – 1,91%
Collegi uninominali vinti 0
Unione popolare – 1,43%
Collegi uninominali vinti 0
*SENATO DELLA REPUBBLICA
Centrodestra – 44,15%
Fratelli d’Italia – 26,10%
Lega – 8,89%
Forza Italia – 8,27%
Noi Moderati – 0,89%
Collegi uninominali vinti 34
Centrosinistra – 26,01%
Partito democratico – 18,97%
Alleanza Verdi e Sinistra – 3,53%
+Europa – 2,94%
Impegno Civico – 0,56%
Collegi uninominali vinti 5
MoVimento 5 stelle – 15,46%
Collegi uninominali vinti 4
Azione/Italia Viva – 7,73%
Collegi uninominali vinti 0
Italexit per l’Italia – 1,87%
Collegi uninominali vinti 0
Unione popolare – 1,35%
Collegi uninominali vinti 0