La morte di Masha Amini ha dato via a una serie di proteste che hanno coinvolto non soltanto l’Iran ma tutto il mondo. Proteste a Londra davanti all’ambasciata iraniana hanno creato scompiglio e necessitato dell’intervento delle forze dell’ordine.
La 22enne è stata uccisa dalla polizia religiosa il 16 Settembre, dopo essere stata arrestata perché indossava male il velo. L’omicidio di Masha Amini ha fatto esplodere il malcontento di un popolo privato della libertà d’espressione. Si sono create sommosse e proteste in Iran, che vengono però duramente soppresse dalle forze dell’ordine ma le manifestazioni si stanno, nonostante tutto, allargando a tutto il mondo. Londra è stata protagonista di una protesta davanti all’ambasciata iraniana che ha creato scompiglio e disordini.
Masha Amini, proteste anche a Londra
La morte di Masha Amini ha scatenato l’opinione pubblica ma soprattutto la reazione del popolo iraniano. Se, prima, le manifestazioni e proteste anti hijab coinvolgevano soltanto donne oggi in piazza, scendono invece anche uomini che sono fratelli e padri di famiglia.
Il governo islamico imposto da Raisi ha generato malcontento e rivolte ma sembra che lo stesso leader non abbia intenzione di modificare le proprie convinzioni. Il popolo lotta per la soppressione della polizia religiosa che ha il compito di fare rispettare le leggi morali.
Le leggi morali o religiose non sono altro che un insieme di norme che riguardano l’abbigliamento femminile e il comportamento che si può tenebre o meno nei luoghi pubblici. La polizia religiosa ha un gran potere esecutivo ed è noto da molto tempo che utilizzano costantemente la violenza ed i soprusi. Nonostante ciò gli iraniani sono scesi in piazza per la libertà, sapendo che avrebbero avuto conseguenze dure rispetto a tale comportamento.
Le indicazioni del governo nei confronti delle forze dell’ordine sono state di non avere indulgenza contro i manifestanti e così è stato. Ieri ha perso la vita colpita da 6 proiettili della guardia di sicurezza anche Hadis Najafi, 20enne simbolo delle proteste contro il velo.
Questo ha generato ulteriore malcontento e le tensioni sono diventate proteste anche a Londra dove una manifestazione ha creato caos davanti all’ambasciata iraniana.
Manifestazioni e proteste contro la repubblica islamica
Dopo la morte di Masha Amini anche a Londra si è instaurato un clima teso riguardo all’uccisione della giovane 22enne. La polizia locale ha affermato che, già negli scors,i si sono verificate manifestazioni pacifiche nelle quali non si sono verificati atti da sedare, nonostante le polizia fosse preparata e in anti sommossa.
Qualcosa nelle ultime ore è cambiato e soprattutto in due delle proteste della capitale britannica. Durante la protesta davanti all’ambasciata iraniana un gruppo ristretto di persone ha cominciato ad inseguire parte dei manifestanti in disaccordo con loro e anche la polizia che a quel punto non ha potuto fare altro che intervenire.
Si sono creati disagi anche vicino a Marble Arch vicino al centro di Londra dopo che, la manifestazione per Masha Amini e contro le leggi Islamiche, si è trasformata in guerriglia tra fazioni opposte iraniane.
Il governo iraniano ha convocato sia l’ambasciatore britannico che quello norvegese perché alla luce dei fatti si sta verificando un’interferenza e una copertura mediatica ostile all’Iran e alla realtà dei fatti.
Durante le proteste iraniane sono già state uccise molte persone e questo non può essere tollerato oltre. Anche l’UE nelle scorse ore ha fatto presente all’Iran che non è ammesso l’utilizzo di violenza per reprimere proteste non violente.