Lavinia Montebove è il nome della piccola di 16 mesi investita da un’auto nel parcheggio dell’asilo di Velletri che frequentava.
La vicenda risale al 2018 ma ora ci sono degli aggiornamenti, infatti per la prima volta parla Francesca Rocca, la maestra accusata di abbandono di minore.
La morte di Lavinia Montebove
La piccola di 16 mesi di nome Lavinia Montebove, frequentava l’asilo di Velletri ‘La fattoria di Mamma Cocca’ e proprio nel parcheggio della struttura venne investita da una donna.
Chiara Colonnelli è il nome di colei che l’ha uccisa e fin dal primo momento tutti hanno puntato il dito verso la maestra, che in quel momento era assente.
Si scoprirà poi che la donna si era allontanata per seguire un altro bambino, lasciando incustodita Lavinia, che da sola arrivò gattonando al parcheggio, dove morì in modo terribile.
Venne investita e la donna alla guida nemmeno si accorse in un primo momento di quello che era avvenuto, poi quando ha fermato la vettura ha notato un fagotto rosa a terra e si è avvicinata riconoscendo la piccola Lavinia.
La testimonianza di Chiara
Nelle prime udienze presso il tribunale di Velletri, Chiara Colonnelli raccontò i dettagli di quel fatidico giorno di agosto del 2018.
In merito all’investimento di Lavinia, che l’ha ridotta in uno stato vegetativo irreversibile, la Colonnelli è accusata di lesioni gravi e ha parlato già in passato in diverse udienze dove la maestra Francesca Rocca era assente.
Quest’ultima si giustificò poi presentando un certificato medico dove si attestava che aveva avuto un malore, così la sua udienza venne spostata al 26 settembre.
Dopo che la Colonnelli, che si trovava nell’asilo per prendere sua figlia, si accorse di quanto accaduto, corse al Pronto Soccorso proprio insieme all’insegnante.
La testimonianza della maestra
Indignata ancora oggi la famiglia della bambina, ovvero il papà Massimo e la mamma Lara, che all’epoca dell’assenza della maestra al processo commentarono con disprezzo l’episodio.
Ora però ci sono degli aggiornamenti in merito, infatti quel 26 settembre è finalmente giunto e stavolta Francesca era in aula.
Era l’unica che ancora non aveva parlato e quando lo ha fatto, ha fornito una versione tragica dell’accaduto.
La Rocca è accusata dalla Procura di Velletri di abbandono di minori e la sua deposizione costituisce un momento cruciale per questo processo doloroso.
I genitori di Lavinia soffrono ogni giorno accanto a una bambina che dal 7 agosto del 2018 è in stato vegetale a causa delle ferite riportate.
Ora, hanno assistito alla confessione di una donna che ha confessato di essersi distratta pochi minuti e in quel momento, Lavinia è uscita dall’asilo.
Secondo la ricostruzione dell’insegnante, a distrarla era stato un bambino che non riusciva a scendere dall’altalena, così ha lasciato la manina di Lavinia e si è diretta verso di lui.
Era una bella giornata di sole e i bambini avevano chiesto di uscire in giardino, così li aveva accontentati.
Il racconto si interrompe spesso a causa della commozione della donna ma questa testimonianza non convince i genitori, che hanno criticato anche un gesto in particolare effettuato quella mattina.
Insieme alla Colonnelli infatti, avrebbe girato e mosso diverse volte la bambina, una cosa assolutamente da non fare in presenza di un ferito grave, specialmente se così piccolo.
I genitori continuano a non credere alla maestra anche quando ha affermato di essersi distratta per pochi secondi
“è impossibile che lavinia in così poco tempo sia arrivata gattonando al parcheggio. la testimonianza è un film, una narrazione costruita ad arte”.