In Sud Africa, uno squalo di 4 metri ha attaccato una volontaria uccidendola in maniera atroce.
Si chiamava Kimon, aveva cognome e compagno italiani ed era molto attiva nel campo del volontariato.
La morte di Kimon in Sud Africa
Usciamo dai confini italiani per raccontare una terribile morte, provocata dall’attacco di uno squalo.
La vittima è una donna di nome Kimon Bisogno, una volontaria molto attiva a Città del Capo.
Il sito sudafricano Time Lives ha reso pubblica la notizia della morte della donna, avvenuta oggi in una maniera davvero tragica.
Insieme al compagno, Kimon era in vacanza a Plettenberg Bay per alcuni giorni e proprio in questa zona conosciuta per la splendida acqua, aveva deciso di fare una nuotata.
Erano circa le 8 di questa mattina quando a un certo punto, durante la nuotata solitaria, uno squalo bianco di 4 metri l’ha azzannata uccidendola sul colpo.
La bestia era ben mimetizzata in una gigantesca onda e l’attacco è stato davvero orribile. Purtroppo in nessun modo si è potuto aiutare Kimon.
In merito a questa vicenda che ha sconvolto quanti erano vicini alla donna e la stimavano, si sono espressi alcuni esperti.
Secondo la ricostruzione effettuata, lo squalo era lungo circa 4 metri e ora il corpo della donna verrà sottoposto all’autopsia per capirne di più.
La famiglia ha accolto con dolore la notizia della scomparsa prematura della giovane donna, che lascia una bimba piccola e sicuramente un’impronta positiva nel cuore di quanti ha aiutato e nei suoi collaboratori.
Chi era Kimon Bisogno
Insieme al compagno Diego Milesi, italiano come il cognome della donna, gestiva una pizzeria in un sobborgo della Capitale sudafricana e avevano una bimba di 5 anni di nome Luna.
Tutti la conoscevano con il soprannome affettuoso di Kiki e in effetti era nel cuore di tutti proprio per la sua incredibile attività di sostegno ai senzatetto, tramite un progetto per dare loro dei pasti caldi.
La sua personalità radiosa la rendeva una vera luce di speranza per i bisognosi e fra le sue varie attività era anche insegnante di yoga.
Kimon era nata in Sud Africa e proprio tanti siti di associazioni l’hanno salutata con messaggi di affetto per ricordare il suo impegno per coloro che avevano più bisogno.
Nel suo curriculum spunta anche un programma di alloggi a lungo termine chiamato Rainbow House, dedicato a chi non ha una fissa dimora.