La Cina ha preso una posizione in merito ai referendum conclusi ieri in Ucraina e dei quali la Russia ha confermato la validità.
Dopo la fake news di un possibile golpe in Cina, smentito dalla presenza pubblica del premier cinese, il Ministro degli Esteri Wang Wenbin ha ufficializzato nuovamente il pensiero della nazione in merito all’annessione dei territori ucraini alla Russia.
Cina, no ai referendum voluti dalla Russia: difendere l’integrità dell’ucraina
Cina, Il portavoce del Ministro degli Esteri Wang Wenbin ha organizzato un discorso ufficiale per esprime l’opinione della nazione nei confronti degli ultimi avvenimenti causati dal conflitto Russia Ucraina. I referendum per l’annessione di 4 regioni ucraine alla Russia hanno avuto esito positivo nonostante il voto sia stato, secondo le notizie locali e le testimonianze video fornite, estorto con metodi non democratici.
Wang ha precisato: “La posizione della Cina sulla questione dell’Ucraina è stata sempre chiara: abbiamo sempre sostenuto che l’integrità sovrana e territoriale di tutti i Paesi dovrebbe essere rispettata”.
La Cina ha inoltre sottolineato che è essenziale far rispettare la Carta dei Diritti Onu che è fondamento di unità e cooperatività.
La Cina ha sempre cercato di mantenere un campo neutro per salvaguardare i patti commerciali in essere sia con la Russia che con con l’UE. Inizialmente sembrava più importata ad una collaborazione con i russi, per via del malcontento con gli Usa causati dalla questione Taiwan, ma quando il conflitto ha cominciato a prendere una piega differente e maggiormente pericolosa il governo cinese ha cominciato a mostrare nervosismo nei confronti dei russi.
Sicuramente non può tollerare la questione dell’annessione alla Russia e quindi il privare della propria integrità territoriale l’Ucraina. Questo perché è lo stessa identica problematica che ha sollevato la vicina Taiwan che è ritenuta ribelle ma parte integrante del territorio nazionale cinese.
La reazione di Putin
Putin e la Russia proseguono sul loro cammino ed è notizia di poco fa che è stata confermata la legge che prevede che venga tolto il passaporto ai chiamati alla leva. Oltre a questa novità, stamani al fronte sono arrivati i detenuti russi arruolati in prima linea.
Il governo russo attacca gli Usa e afferma che sono sempre più parte del conflitto e che questo non è tollerato oltre. L’agenzia Tass riporta un comunicato della portavoce del Ministro degli Esteri, Maria Zakharova, che chiede sia fatta luce sulla responsabilità Usa, nel caso ci fosse, rispetto agli attacchi allo stabilimento Nord Stream. La richiesta è quella di capire quanto centrini gli Stati Uniti negli attacchi di ieri che hanno provocato una copiosa fuga di gas.
Gli Usa nel mentre diramano un comunicato ufficiale che consiglia agli statunitensi in territorio russo di lasciare immediatamente il paese. Di organizzarsi, se possibile, come mezzi propri perché potrebbero sopravvenire limitazioni nei voli.
Anche la Polonia e la Bulgaria hanno chiesto tramite le ambasciate ai propri cittadini di lasciare immediatamente la Russia e anche in questa occasione entrambi specificano con mezzi propri.
Erdogan, presidente turco, nel mentre sente Zelensky e chiede che una tregua per la centrale di Zaporizhzhia. La volontà è quella di creare la famosa zona di sicurezza che liberi il perimento intorno alla centrale nucleare per la sicurezza comune. Zelensky afferma che si potrebbe negoziare con un ulteriore scambio di prigionieri.