Ieri era la giornata internazionale dell’aborto libero, gratuito e sicuro. E in 15 piazze di tutta Italia, compresa quella dell’Esquilino a Roma, le femministe di “Non una di meno” hanno manifestato per iniziare a far sentire la propria voce contro le politiche che potrebbe attuare Giorgia Meloni sull’interruzione volontaria di gravidanza.
A finire sotto accusa, però, è stata anche l’ex presidente della Camera e rieletta deputata tra le fila del Partito democratico, Laura Boldrini. Secondo le manifestanti, l’onorevole sarebbe colpevole quanto gli altri di non aver difeso il diritto delle donne ad abortire accendendo un dibattito che è stato ripreso e pubblicato sui social.
Boldrini è stata contestata alla manifestazione pro aborto di Non una di meno
Prima il liceo classico Manzoni di Milano, in cui ha studiato anche Matteo Salvini, ora le femministe di Non una di meno. L’avanzata della destra, a soli tre giorni dal responso delle urne, sta già iniziando a far mobilitare diverse categorie di persone in tutta Italia.
Se gli studenti hanno annunciato una manifestazione il 18 novembre per far sentire i loro diritti, altrettanto hanno fatto ieri (e non sarà l’unica) dall’organizzazione politica delle transfemministe. In occasione della giornata internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito, istituita nel 1990 all’interno delle campagne per la depenalizzazione dell’aborto in America Latina, ma diventata fondamentale a partire dal 2016, si sono riunite in 15 piazze d’Italia, anche loro per far sentire la loro voce.
In quella dell’Esquilino, a Roma, si è presentata anche l’ex presidente della Camera e deputata del Partito democratico Laura Boldrini, da sempre vicina alle istanze non solo del mondo femminile, ma anche di quelle della comunità Lgbtqi+. L’onorevole, però, non è stata accolta come si aspettava, per lo meno non da tutte.
In piazza a difesa della #legge194 e del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza.
Meloni dice di voler tutelare “il diritto a non abortire”, mai messo in discussione. Che non diventi “obbligo di partorire”.
Giù le mani dall’autodeterminazione delle donne. #aborto pic.twitter.com/tf8HVlc7Bf
— Laura Boldrini (@lauraboldrini) September 28, 2022
“Vada via perché lei e il Pd non rappresentate le rivendicazioni di questa piazza“, le hanno detto alcune manifestanti. Subito la risposta di Boldrini che ha ricordato come ci siano donne che in Parlamento “hanno lottato e l’hanno voluto l’aborto. Quindi la lotta tra il Parlamento e il fuori non funziona. Dovremmo essere tutte unite“.
Non secondo le femministe che hanno accusato l’ex numero uno di Montecitorio di essere lontana dalle “persone che stanno nelle case e nei quartieri popolari” perché a lei, ha detto una delle manifestanti, “non gliene frega niente, invece a me sì e io li difendo“. La ragazza con cui si è scontrata la dem ha voluto anche ricordarle le politiche della sua compagna di partito quando era ministra della Salute, Beatrice Lorenzin che “ha reso la pillola anticoncezionale a pagamento“. “Lei mi dice che il problema non è quello – ha proseguito -, ma è la distribuzione. Lo vada a dire ai giovani, ai precari, a chi vive nei quartieri popolari“.
Secondo la manifestante, oltretutto, la deputata non avrebbe risposto nel merito neanche alle domande sui tagli alla sanità che sono stati fatti nei governi in cui era presente anche il Partito democratico, “sui consultori che sono stati chiusi e su una legge che non viene applicata“.
Diritto all’#aborto, #Boldrini contestata a #Roma: «Vada via questa piazza» pic.twitter.com/l2lKY2TLwG
— AGTW (@AGTW_it) September 28, 2022
Il battibecco non si è fermato, un po’ con le spalle al muro, probabilmente inconsapevole che sarebbe stata ripresa e che poi sarebbe finita sui social (come effettivamente è stato), Boldrini ha provato a sedare la rabbia della ragazza ricordandole che lei era comunque al loro fianco e non doveva fare “show“.
“Non è uno show – ha risposto ancora la femminista prima di cacciare dalla piazza la deputata -, io la rispetto come persone ma non come istituzione. Ve ne dovete andare via perché voi non rappresentate le rivendicazioni di questa piazza. Le donne, le compagne, che sono venute qua a manifestare per l’aborto libero e gratuito non ce l’hanno anche per colpa sua. Il suo partito non ha difeso questo diritto. Se ne vada“. “Allora ve lo difenderà Fratelli d’Italia“, ha detto seccata Boldrini prima di lasciare la piazza tra i cori delle manifestanti.
La contestazione a Boldrini, chi si schiera con lei e chi contro
Il video ha fatto il giro del web, scatenando un dibattito su chi avesse ragione e chi torto nell’alterco tra le manifestanti femministe e Boldrini. Possibile, il gruppo di Giuseppe Civati, ha fatto notare come dal confronto si noti “la totale incapacità di molta della classe politica di guardarsi dal di fuori e di esercitare l’empatia“.
Il confronto tra #Boldrini e le manifestanti per l’#aborto è una lezione non tanto sulla distanza tra politica e piazze, ma sulla totale incapacità di molta della classe politica di guardarsi dal di fuori e di esercitare l’empatia. @fra0283 per @OssigenoO2https://t.co/ZUTO1oknT8
— Possibile (@PossibileIt) September 29, 2022
Mentre Tiziana Ferrario, giornalista Rai, ha definito triste quanto successo e ha ricordate a delle ragazze “arroganti” che “hanno tanti diritti grazie alle battaglie delle donne venute prima di loro“.
Triste.Queste ragazze sono arroganti.Hanno tanti diritti grazie alle battaglie delle donne venute prima di loro e li danno x scontati.Sono arrabbiate ma Ignorano quali siano i veri nemici delle donne.Fate alleanze,non crediate di essere le migliori! @lauraboldrini #Boldrini https://t.co/QVwAtHhOoE
— tiziana ferrario 🇮🇹🇪🇺🌍 (@TizianaFerrario) September 29, 2022