Dopo gli ultimi eventi relativi al maltempo nelle Marche, è normale preoccuparsi per il nuovo innalzamento del Misa di queste ore.
Il fiume di Senigallia è uno dei protagonisti dell’alluvione, poiché con la sua esondazione ha spazzato via automobili e sradicato alberi, complice la furia della tempesta a carattere di alluvione.
Maltempo nelle Marche
Torniamo a parlare dell’ondata maltempo che ha sconvolto le Marche e l’intera Italia tenendo tutti con il fiato sospeso. Ora dopo ora, sono aumentate le vittime accertate e ancora ci sono dispersi.
Parallelamente prosegue il lavoro della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza delle aree più colpite e devastate. Parliamo in particolare di Senigallia ma anche altri comuni, specialmente della zona di Ancona, spiccano nelle cronache.
Barbara, Trecastelli e Bettolelle sono solo alcuni di questi e in particolare l’ultimo, è interessato dal passaggio del Misa e in particolare, dal punto in cui in queste ore si sta verificando un nuovo innalzamento dei livelli del fiume.
Se guardiamo indietro, questo viene interpretato come un campanello d’allarme per le persone ancora scosse e spaventate da quanto avvenuto quel terribile 15 settembre.
In poche ore cadde una quantità di pioggia pari a quella di 3 mesi e la furia dell’alluvione spazzò via automobili, alberi e tutto ciò che incontrava. Strade e case allagate furono una conseguenza di questo disastro e proprio l’esondazione di alcuni fiumi come appunto il Misa ma anche il Nevola, fu una delle conseguenze peggiori.
Innalzamento del Misa
Nella borgata di Bettolelle ora gli occhi sono puntati sul Misa e quella che è appena trascorsa a Senigallia è una notte di tensione per il repentino innalzamento dei livelli del corso d’acqua.
La pioggia di queste ore è stata la causa del superamento dei livelli di allarme, infatti l’acqua è arrivata a circa 2,80 metri ma a questa altezza è rimasta in maniera stabile per un’ora.
In seguito il livello è sceso lentamente ma l‘allarme è stato sufficiente per far scattare il sistema di allertamento della popolazione, via social, con il consiglio di posizionarsi se possibile ai piani più alti delle abitazioni.
Tuttavia nonostante il panico iniziale, non sono stati registrati danni, nonostante il Misa abbia raggiunto livelli eccessivamente alti anche in altri Comuni.
Il sindaco di Barbara, Riccardo Pasqualini, ha ritenuto opportuno intervenire, in qualche modo forse per difendere i suoi cittadini da ciò che al di fuori l’opinione pubblica potrebbe pensare
“il fiume è cresciuto di nuovo ma certo non come in quel terribile giorno, ma noi siamo un territorio ferito anche psicologicamente”
con queste parole ha voluto sottolineare che anche se l’innalzamento del Misa non è stato allarmante, è normale che questa gente ormai sia fortemente traumatizzata e ferita non solo fisicamente. Quindi al minimo segnale d’allarme, il panico la fa da padrone.
Per fortuna stavolta non è successo nulla di grave in queste zone martoriate dove sono ancora in corso le ricerche dei dispersi.