Quando qualcuno ci augura di avere buona fortuna, non sappiamo mai cosa si risponde alla frase “in bocca al lupo.” Ecco la verità.
Fin dalla nascita, la vita di ognuno di noi può essere definita un susseguirsi di sfide da superare. Imparare a camminare, a parlare o ad afferrare gli oggetti, ad esempio, sono tutte attività che ci obbligano a metterci in gioco per riuscire nel nostro intento. E man mano che si cresce, la dinamica non cambia.
A scuola, a lavoro e nella vita in generale, ci si trova sempre di fronte a delle prove da superare. E in quei momenti, ovviamente, avvertiamo dentro di noi un groviglio di emozioni positive e negative. L’adrenalina e la voglia di farcela la fanno da padrone, ma intorno a esse continuano ad aleggiare incessantemente la paura di non farcela e di deludere, oltre che noi stessi, tutte le persone che hanno creduto e credono in noi.
Arrivati a questo punto, l’unica cosa della quale abbiamo bisogno è il sostegno e la vicinanza di chi ci vuole bene. Questi ultimi, nella maggior parte dei casi, dopo un abbraccio rigeneratore, ci augurano di avere fortuna in ciò che andremo a fare con la frase “in bocca al lupo.” Ormai tale augurio è diventato di uso comune, ma ogni volta che ci viene rivolto, abbiamo sempre dei dubbi su come rispondere. E soprattutto, ci siamo mai chiesti da dove deriva? Scopriamo insieme tutti questi interessanti dettagli.
L’origine della frase
La lingua italiana, come tutti saprete, è ricca di proverbi e frasi fatte, e nessuna di esse è priva di senso, anzi. Tutte loro, infatti, possiedono un significato importante e veritiero che, nella maggior parte dei casi, si riferiscono a fatti avvenuti nel passato. La stessa cosa vale anche per la frase “in bocca al lupo.”
Il proverbio in questione viene utilizzato per augurare buona fortuna a qualcuno, ma cosa c’entra il lupo in tutto questo? E soprattutto, perché dovrebbe essere considerata una fortuna finire nella sua bocca? Non tutti sanno che a tali quesiti esistono ben due possibili risposte.
La prima sembra risalire a un’antica usanza dei cacciatori i quali, quando si riunivano per andare a caccia, erano soliti sfidare la superstizione augurandosi reciprocamente di finire nella bocca del lupo. La seconda, invece, deriva dalla vera natura dei lupi e, in piccola parte, anche dalla mitologia. Tali animali, infatti, prendono in bocca i loro cuccioli per proteggerli e portarli con sé, ed è proprio per questo motivo che alla frase in questione viene attribuito un significato positivo e rassicurante.
Non dimentichiamo, inoltre, la leggenda di Romolo e Remo allevati da una lupa che, come una mamma, si è presa cura di loro crescendoli e allevandoli.
Come si risponde alla frase “in bocca al lupo”?
A questo punto, dopo aver compreso le origini della frase, non ci resta che capire una volta per tutte come rispondere quando ci viene rivolto un “in bocca al lupo.” Alcune persone ribattono con l’esclamazione “crepi il lupo“, altre, invece, sono soliti dare la risposta “viva il lupo.”
Possiamo tranquillamente affermare che entrambe le varianti siano corrette, perché ognuna di esse si riferisce rispettivamente a uno dei due significati precedentemente citati. La risposta “crepi il lupo” è perfetta se collegata alla versione attribuita all’abitudine dei cacciatori. Per contro, “viva il lupo” si sposa benissimo con il secondo significato, perché se un lupo ci accoglie nella sua bocca per proteggerci proprio come fa con i suoi cuccioli, non c’è cosa più giusta che augurarsi che il lupo viva.