Il Premio Nobel per la Pace 2019 è stato consegnato a Abiy Ahmed Alid tra polemiche e delusioni da parte di tutti i partecipanti e gli utenti. Ecco come è andata
E’ arrivato il tanto atteso giorno della consegna del Nobel per la Pace 2019: ma l’assegnazione ha suscitato non poche polemiche.
Tutti i favoriti al Premio
Tra tutti i premi questo è stato il più atteso, forse perché tra i partecipanti c’era anche l’attivista svedese Greta Thunberg che con il suo movimento del clima ha smosso i giovani di tutto il mondo.
Greta, personaggio che ha diviso le opinioni degli utenti è diventata in poco tempo un simbolo che sicuramente non cesserà di combattere e far parlare di sé.
Ma chi erano tutti i nomi che sono stati citati per ricevere questo ambito premio?
- Raoni Metuktire figura simbolo control a deforestazione in Amazzonia nonché avversario del Presidente Bosonaro
- Abiy Ahmed colui che ha portato all’accordo di pace con l’Eritrea dopo una guerra fatta di sangue e minacce
- Edward Snowden ex analista Cia che arrivò sino a Wikileaks
- Lidia Yusu’pova avvocata cecena di spicco
- Angela Merkel premier tedesca
Ma tra i vari nomi spicca anche Papa Francesco e addirittura Julian Assange leader di Wikileaks.
La lista, quella ufficiale, viene comunicata di norma dopo l’annuncio del Vincitore.
La delusione è da parte di chi sperava nell’assegnazione ad un ragazza giovane che in poco tempo ha smosso il mondo, ma nello stesso tempo consegnare il premio al Primo Ministro è stato etichettato come “corretto e di grande valore”
Chi è Abiy Ahmed Alid: vincitore del Premio Nobel 2019
Il premio che in molte persone avrebbero voluto veder consegnato a Greta Thunberg è andato ad un’altra persona. La motivazione di tale assegnazione è stata proclamata in diretta
“per ii suoi sforzi nel raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare le sue iniziative decisive per risolvere i confini lungo il confine con l’eritrea”
Primo Ministro in Etiopia è nato il 15 agosto 1976, ed è un ex militare nonché politico considerato capace e denominato come uno dei migliori mai esistiti nel Paese. Un Governo il suo che non solo ha portato la riappacificazione in Eritrea ma ha anche portato a termine un conflitto a fuoco che si trascinava dal 1998.
In carica dal 2018, il suo lavoro è stato grandioso e nei primi 100 giorni del suo mandato ha liberato migliaia di prigionieri politici: dichiarando la fine dello stato di emergenza.