Il disastro aereo avvenuto ieri mattina in Etiopia aveva a bordo otto italiani, tra cui un assessore della Regione Sicilia e una funzionaria Onu
Otto gli italiani che sono morti sull’aereo precipitato in Etiopia, tra cui un assessore della Regione Sicilia e il presidente di una Ong. Vediamo insieme chi sono e i dettagli della vicenda.
Aereo precipitato in Etiopia
Il Boeing 737 della Ethiopians Airlines si è schiantato poco dopo il decollo da Addis Abeba per cause ancora da accertare. Lo stesso era sparito dai radar 6 minuti dopo la sua partenza senza dare più alcun segnale: lo schianto è avvenuto un una zona al raggio di pochi chilometri dall’aeroporto e si sta indagando sulle cause di questo processo sconosciuto.
La Cina, nel mentre, ha posto un fermo ai velivoli della compagnia per un controllo generale – visto che non questa sarebbe la terza volta consecutiva che un aereo della linea presenta dei gravi problemi.
Gli otto italiani morti
Tra le 157 vittime dello schianto aereo ci sono anche otto nostri connazionali, che si trovavano nella zona per questioni professionali e hanno incontrato la morte in pochi secondi.
Tra loro ricordiamo l’archeologo di fama internazionale nonché assessore della Regione Sicilia Massimiliano Tusa, tre volontari di una Onlus di Bergamo – Carlo Spini, la moglie Gabriella Vignani e il tesoriere Marco Ravasio – Paolo Dieci Presidente Ong Cisp – Virginia Chimenti funzionaria Onu – Maria Pillar Buzzetti funzionaria Onu.
Sebastiano Tusa, come si evince dal TGCOM 24, si trovava in missione per l’Unesco e stava per raggiungere una zona di interesse. Grande lutto per la Sicilia come dalle parole del Governatore della Sicilia Nello Musumeci:
“sono distrutto, una tragedia incredibile. perdo un amico, uomo onesto e per bene”
Le tre vittime Onlus stavano invece raggiungendo il Sud Sudan per sviluppare altri progetti in campo alimentare, scolastico e sanitario di Africa – Asia e Sud America.
Il Premier Giuseppe Conte ha manifestato il suo dolore con un Tweet:
“oggi è un giorno di dolore, ci stringiamo ai familiari delle vittime”